Detrazioni mutui 2015

Detrazioni mutui 2015: a quanto ammontano

Il mutuo è uno degli oneri mensili più gravosi per il bilancio familiare, ma insieme ai costi vi sono delle detrazioni associate a questa particolare linea di credito. Il modello 730 consente infatti al contribuente di portare in detrazione alcune spese inerenti ai mutui casa. I livelli di detraibilità variano in base alla finalità del mutuo: prima casa, ristrutturazione o costruzione.

Detrazioni mutui 2015: mutui prima casa

Cominciamo la nostra guida alle detrazioni mutui 2015 con la fattispecie del mutuo per acquisto della prima casa. Sono scaricabili gli interessi passivi per il 19%, fino a un massimo di 4mila euro. La riduzione di imposta massima è 760 euro.

Oltre a questi interessi possiamo computare anche gli oneri accessori, le commissioni sostenute per l’intermediazione, gli oneri fiscali, le eventuali imposte di iscrizione o cancellazione di ipoteca, le spese notarili e quelle delle eventuali perizie. È esente invece la detraibilità in merito alle polizze vita.

Ricordiamo che la nozione di “prima casa” è inerente all’abitazione in cui vivono in modo abituale il contribuente o i suoi familiari. Le detrazioni interessano in modo esclusivo l’acquirente nonché titolare del mutuo, anche qualora la casa risulti abitazione principale di un suo familiare.

Detrazioni mutui costruzione o ristrutturazione

Passiamo quindi ai mutui relativi alla costruzione e ristrutturazione. È possibile detrarre il 19% delle seguenti spese: interessi passivi, oneri accessori, quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione.

 

Come opere di ristrutturazione sono considerati gli interventi che dispongono di concessione edilizia e sono tesi alla trasformazione di un immobile esistente. La somma massima rispetto alla quale computare la detrazione è di 2.582,28 euro globali.

Vi sono alcune condizioni da rispettare perché la detrazione risulti accettata:

  • le opere di ristrutturazione inizino nei sei mesi precedenti o nei 18 mesi successivi alla sottoscrizione del mutuo;
  • l’unità immobiliare risulti abitazione principali entro sei mesi dalla conclusione dei lavori.

Se invece si considerano i mutui ipotecari pensati per l’acquisto di altri immobili, avremo una detrazione Irpef del 19% in merito alle seguenti spese: interessi passivi, oneri accessori, quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione.

La somma massima rispetto alla quale computare la detrazione corrisponde a 2.065,83 euro per ogni intestatario del mutuo. L’attivazione del mutuo deve essersi verificata prima del 1993.

Se vi sono casi di mutui, anche non ipotecari, attivati nel 1997 con l’intento di compiere opere di manutenzione, restauro e ristrutturazione degli edifici, risulta detraibile il 19% degli oneri inerenti a: interessi passivi; oneri accessori; quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione. Il limite massimo rispetto al quale computare la detrazione è di 2.582,28 euro complessivi.

 

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