Come funziona il pignoramento stipendio e quali le soluzioni? Guida

Come funziona il pignoramento stipendio? È presente una soglia che non può essere pignorata da parte del creditore, una sorta di quota minima da rispettare? Vediamo tutti gli scenari e le informazioni utili per orientarsi in caso di difficoltà di rimborso.

Come avviene il pignoramento dello stipendio

Iniziamo chiarendo che il pignoramento stipendio prevede vincoli differenti in base alla situazione esaminata. Vi sono due eventualità: pignoramento operato dal datore di lavoro o dalla banca presso cui si trova il conto corrente relativo l’accredito dello stipendio.

Ancor prima di vedere tutti i dettagli è necessario però specificare che non è disposta una soglia minima che non può essere pignorata, sebbene vi siano ovviamente vincoli di pignoramento (un quinto). Ciò non accade nell’eventualità di trattamento pensionistico. Vi sono comunque delle opportunità per evitare il pignoramento nel pieno rispetto della legge.

Esiste una soglia impignorabile?

Per comprendere il funzionamento del pignoramento stipendio dobbiamo considerare i due scenari accennati: il pignoramento viene notificato al datore di lavoro o si verifica presso l’istituto di credito. Per comprendere in quale situazione si trova il debitore è sufficiente consultare l’atto notificato dall’ufficiale giudiziario.

Chi vanta il credito può decidere di procedere con la notifica del pignoramento al datore di lavoro del soggetto debitore. Sarà poi il datore di lavoro a rendere noto al creditore, mediante raccomandata o posta certificata, se il dipendente dispone di credito.

Dobbiamo tuttavia rilevare, come già accennato, che il creditore non può pignorare una soglia superiore a un quinto (20%) dello stipendio. Quest’ultimo è considerato come importo netto.

La fase successiva della procedura di pignoramento consiste nella citazione a comparire in udienza. Questa è presente nell’atto di pignoramento.

Si tratta di una udienza che serve ad autorizzare il pignoramento stipendio, a condizione chiaramente che vi siano dei crediti. Dopo l’autorizzazione il datore di lavoro dovrà procedere con la trattenuta di un quinto dello stipendio che andrà corrisposto al soggetto creditore. Trattenute che saranno perpetrate fino all’estinzione del debito.

 

La procedura descritta e i vincoli citati sono applicati a qualunque tipologia di stipendio, non c’è un limite in valore assoluto. Persino considerando uno stipendio di poche centinaia di euro è possibile procedere con il pignoramento. Il principio di un quinto riguarda anche il trattamento di fine rapporto.

E se è già è presente una cessione del quinto?

Cosa avviene nel caso in cui il debitore sia già soggetto alla cessione del quinto? Se la cessione del quinto cui è già soggetto il debitore è stata sottoscritta in modo volontario, non sarà considerata per il calcolo del quinto da pignorare.

Immaginiamo uno stipendio di 10mila euro già soggetto a cessione del quinto per un qualunque acquisto, il dipendente percepisce quindi 8mila euro. Se sopraggiunge un pignoramento, questo sarà calcolato sempre in relazione ai 10mila euro.

Nell’ipotesi invece di conclusione del rapporto lavorativo del debitore, termina il processo di pignoramento. In caso di assunzione presso una nuova impresa, il pignoramento dovrà essere rinnovato.

Il pignoramento presso l’istituto di credito: come tutelare i propri risparmi

L’altro scenario di riferimento è il pignoramento stipendio presso la banca. Come muoversi in questo caso? La procedura, nella sostanza, è la medesima sebbene la notifica sia inoltrata all’istituto di credito e al soggetto debitore.

Qualora sul conto corrente del debitore non vi siano importi disponibili in attivo, il pignoramento termina. Nell’ipotesi invece di depositi sul conto pertinenti il reddito da dipendente, è possibile procedere con il pignoramento sebbene questo sia soggetto a delle restrizioni.

Il pignoramento non è infatti totale ma interessa cifre maggiori a 1.345,56 euro. Un limite che costituisce anche un’opportunità per il pignorato.

Se il debitore attraverso prelievi riesce a non sforare questo importo limite, non subirà di fatto il pignoramento dei risparmi. Per quanto riguarda poi gli altri stipendi accreditati sul conto, il pignoramento si realizzerà in relazione a un quinto. Nel rispetto del principio che abbiamo indicato in precedenza nell’ipotesi di pignoramento stipendio presso il datore di lavoro.

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