Prestiti agevolati dipendenti pubblici e pensionati 2017: requisiti, condizioni e tassi

Prestiti dipendenti pubblici Inpdap 2017: come si compone l’offerta

Con la soppressione dell’Inpdap, avvenuta a gennaio 2012, i finanziamenti agevolati dedicati a dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione sono passate di competenza dell’Inps. Si tratta dei cosiddetti prestiti agevolati dipendenti pubblici, che si dividono in due categorie: piccoli prestiti e prestiti pluriennali.

I piccoli prestiti, come suggerisce il nome, sono finanziamenti di breve durata che rientrano nella categoria dei prestiti personali. Linee di credito accessibili sia ai dipendenti che ai pensionati pubblici iscritti a un particolare Fondo credito dell’Inps, la Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

Trattandosi di prestiti personali, è possibile richiedere i piccoli prestiti senza dover presentare particolari giustificazioni di spesa né motivazioni. Possono avere una durata da 1 a 4 anni mentre l’importo finanziabile può arrivare al massimo a 8 mensilità medie stipendiali o di pensione percepite dal richiedente al netto delle tasse.

Il tasso d’interesse applicato è pari al 4,25%, indipendentemente dalla durata del prestito e dalla somma erogata. Il rimborso del finanziamento avviene con un piano di ammortamento a rate mensili di importo costante trattenute dallo stipendio o dalla pensione del richiedente.

Prestiti pluriennali Inps 2017: caratteristiche e tassi d’interesse

I prestiti pluriennali invece sono prestiti finalizzati a una determinata spesa, e vengono concessi dall’Inps esclusivamente per far fronte a documentate necessità personali o familiari del richiedente, a condizione che rientrino tra le casistiche previste dal Regolamento Prestiti Inps.

 

Possono beneficiare dei prestiti pluriennali Inps ex Inpdap i dipendenti e pensionati pubblici che sono iscritti alla suddetta Gestione unitaria e che possono vantare almeno quattro anni di anzianità di servizio utili ai fini pensionistici.

Per la concessione del finanziamento è necessaria anche la presenza di un

versamento contributivo presso la Gestione unitaria pari ad almeno quattro anni. Ai dipendenti pubblici è richiesto anche un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Per quanto riguarda le condizioni dei prestiti agevolati dipendenti pubblici pluriennali, la durata può essere quinquennale o decennale mentre l’importo finanziabile varia a seconda della ragione per cui si richiede il prestito. Il tasso d’interesse è fisso al 3,5%.

Spese prestiti Inps ex Inpdap e premio Fondo rischi

Oltre al tasso d’interesse, sull’importo lordo dei prestiti agevolati dipendenti pubblici (sia piccoli prestiti che prestiti pluriennali) si applica anche un’aliquota per le spese di amministrazione, pari allo 0,5%, e una quota per il premio del Fondo rischi Inps.

Quest’ultimo viene definito in base alla durata del prestito e all’età del richiedente, come stabilito dal Regolamento Prestiti Inps. La domanda, infine, deve essere presentata per via telematizzata sfruttando i servizi online dell’Inps.

 

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