Fino 100mila euro coi prestiti Inps per ristrutturazione casa

Prestiti per ristrutturare a condizioni agevolate 2017

La Gestione Dipendenti Pubblici dell’Inps eroga finanziamenti a condizioni vantaggiose per agevolare i dipendenti e pensionati pubblici nell’accesso al credito. Si tratta dei cosiddetti prestiti ex Inpdap, che consentono di rispondere a diverse esigenze tra cui troviamo la ristrutturazione della casa di residenza. Ma vediamo come ottenere prestiti Inps per ristrutturazione casa.

I prestiti pluriennali

I prestiti Inps per ristrutturazione casa rientrano nella categoria dei prestiti pluriennali Inps ex Inpdap. Si tratta di prestiti finalizzati, ossia concessi solo a fronte di determinate necessità rientranti nelle casistiche previste dal Regolamento Prestiti Inps. Tra le varie finalità previste dal Regolamento troviamo appunto la ristrutturazione della casa di residenza.

Per quanto riguarda le condizioni contrattuali, il tasso di interesse applicato ai prestiti pluriennali è del 3,5% mentre il piano di ammortamento può estendersi per 5 o 10 anni. La durata del finanziamento e l’importo massimo finanziabile sono definiti a seconda della finalità del prestito.

Importo e rimborso

Nel caso specifico, i prestiti Inps per ristrutturazione casa hanno durata decennale e prevedono un importo massimo finanziabile di 100 mila euro. questi finanziamenti sono concessi solo ai dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione che sono iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

Ai fini dell’accesso al credito è necessario anche poter vantare almeno quattro anni di versamenti presso la suddetta Gestione unitaria e non meno di quattro anni di anzianità di servizio utile alla pensione. Per i dipendenti pubblici assunti a tempo determinato possono ottenere i prestiti pluriennali solo a condizione che il contratto di lavoro non sia inferiore a tre anni.

La domanda di prestito deve essere presentata entro un anno dall’evento cui si riferisce il finanziamento o dalla relativa documentazione di spesa. La restituzione del credito avviene con un piano di ammortamento a rate mensili,

il cui importo non può superare la quinta parte dello stipendio o della pensione percepita dal beneficiario del finanziamento. I pagamenti hanno inizio due mesi dopo la concessione del prestito.

Tasso e spese

Oltre al tasso d’interesse, che lo ribadiamo è fisso al 3,5%, sull’importo lordo della prestazione gravano anche un’aliquota delle spese di amministrazione e una quota per il premio del Fondo Rischi Inps. Le spese amministrative sono sempre pari allo 0,5% del finanziamento, mentre il premio per il Fondo Rischi varia a seconda della durata del prestito e dell’età del richiedente.

Come richiedere il prestito

 

La domanda di prestito deve essere presentata per via telematizzata, il modulo di richiesta è disponibile direttamente online nella sezione Modulistica del sito Inps. Alla richiesta deve essere allegata una dichiarazione del direttore dei lavori che attesti che i lavori sono in corso d’opera e un documento da cui risulti la proprietà dell’immobile.

Il richiedente deve inoltre produrre:

  • un’autocertificazione dello stato di famiglia.
  • Un computo metrico estimativo che sia stato rilasciato da soggetti iscritti agli albi professionali o da un impresa edile. Il documento deve essere redatto su carta intestata.
  • Una segnalazione certificata di inizio attività (S.C.I.A.) oppure una denuncia di inizio lavori (D.I.A.).

A questi si aggiungono una dichiarazione del direttore dei lavori in cui si attesta che i lavori sono in corso. Ai fini della concessione del prestito è necessario inoltre presentare un’autocertificazione attestante che la casa oggetto dei lavori è l’unica di proprietà del richiedente. Non devono risultare proprietari di altre abitazioni neppure gli altri componenti del suo nucleo familiare.

Tuttavia per questo particolare requisito sono previste dal Regolamento Prestiti Inps alcune particolari eccezioni, tra cui ricordiamo la proprietà di un’abitazione assegnata al coniuge in seguito a una sentenza di separazione.

Quando è possibile rinnovare il finanziamento

Quando è possibile rinnovare i prestiti Inps per ristrutturazione casa? Il rinnovo per i prestiti pluriennali Inps ex Inpdap è possibile solo a condizione che sia trascorso un determinato lasso di tempo.

Nello specifico, per i prestiti pluriennali di durata quinquennale possono essere rinnovati dopo due anni dalla data di concessione, mentre per quelli decennali è necessario attendere almeno quattro anni. Queste le condizioni per il rinnovo di un finanziamento con un altro di uguale durata.

Il requisito da rispettare cambia invece se si desidera rinnovare un prestito quinquennale con uno di durata decennale. In questo caso infatti è possibile effettuare il rinnovo anche prima che siano passati due anni dalla concessione del capitale. A condizione però che il richiedente non abbia mai usufruito di altri prestiti pluriennali decennali.

Estinzione anticipata

L’estinzione anticipata dei prestiti Inps per ristrutturazione casa invece è consentita in qualsiasi momento. Per chiudere un finanziamento pluriennale infatti è sufficiente versare all’Inps il debito residuo. Una volta estinto il debito il richiedente si vedrà restituire la quota del Fondo Rischi Inps corrispondente al periodo di abbreviazione della copertura.

Nel caso in cui l’estinzione anticipa avvenga prima che siano trascorsi due anni dalla data di concessione per i prestiti quinquennali, o quattro per i finanziamenti decennali, il dipendente o pensionato pubblico potrà richiedere un nuovo finanziamento pluriennale solo dopo un anno dall’estinzione del precedente debito.

 

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