Mutuo e divorzio: cosa succede al mutuo?

Mutuo e divorzio: cosa succede al mutuo? Capita spesso che una coppia decida di acquistare un’abitazione stipulando un mutuo. Ma cosa succede nell’eventualità di divorzio o separazione? Quali sono le conseguenze economiche della fine del rapporto?

In base a una recente indagine Istat, risalente al 2012, vi sono state oltre 88mila separazioni, mentre i divorzi hanno superato quota 51mila. Ci sono 227mila casi di persone che non abitano più sotto il tetto coniugale ma continuano comunque a sostenere il mutuo.

 

Mutuo e divorzio: chi paga dopo la fine del matrimonio? La risposta risiede nelle caratteristiche proprie del mutuo stipulato. Qualora la proprietà della casa e il finanziamento siano entrambi cointestati, le rate devono essere pagate dai coniugi. Il concludersi della relazione non ha attinenza con il mutuo. In una situazione del genere, tuttavia, difficilmente il coniuge che resta senza casa riuscirà ad attivare un nuovo mutuo.

L’unico modo per liberarsi di questo onere è vendere la proprietà della casa al cointestatario, il quale si farà inseguito carico degli oneri derivanti dall’intero ammontare del mutuo. Dovrà inoltre rimborsare la metà delle rate versate da parte del coniuge che sceglie di liberarsi del mutuo, oppure procedere con un risarcimento definito tra le parte coinvolte.

Se l’ex coniuge non ha la disponibilità economica sufficiente per acquistare l’altra quota dell’abitazione, l’unica via d’uscita è costituita dalla vendita dell’immobile, su cui resterà in ogni caso il mutuo.

 

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