La grave crisi economica che si è imbattuta nel nostro Paese ha messo in ginocchio l’intera economia italiana, a farne la spese è sempre più il settore immobiliare la cui causa principale sembra essere la difficoltà dell’accesso al credito, ma aumenta la quota di chi sceglie un mutuo a tasso variabile. Il 2014 si spera sia l’anno della ripresa delle erogazioni che potrebbe far ben sperare sia le banche che chi ha necessità di acquistare o ristrutturare un’immobile.
Nello scorso anno le erogazioni sono continuate a scendere con un sostanziale calo nei primi nove mesi del 15%, l’Osservatorio Mutuionline infatti ha analizzato nel secondo semestre del 2013 una discesa degli importi erogati e una quota maggiore di tasso variabile, conferma delle difficoltà di accesso al credito. Dati che potrebbero essere stati influenzati dalle aspettative dei clienti, da un lato alcuni clienti potrebbero pensare di stipulare contratti nel momento più propizio con importi più elevati e rate più accessibili, dall’altro alcuni clienti potrebbero essere legati ad aspettative di tassi di riferimento bassi.
Secondo le indagini statistiche infatti la quota di chi richiede un mutuo a tasso variabile solo nel secondo semestre del 2012 è aumentata dal 59,3% al 64,3% per l’ultimo semestre del 1023, mentre l’importo medio richiesto è sceso da 136,000€ a 124,174€.
Il mutuo a tasso variabile è richiesto principalmente per l’acquisto della prima casa con una percentuale del 70,3% delle richieste, mentre solo 8,5% per l’acquisto della seconda casa e il 5,3% per ristrutturazioni di immobili, invece sale la richiesta di un mutuo per sostituzione/surroga con una percentuale del 13,8%.