Pensioni Renzi novità: a marzo le prime discussioni

Pensioni Renzi novità ultima ora

Quella della previdenza è una questione ancora irrisolta in Italia, non si è ancora trovato infatti un rimedio a situazioni problematiche, causate dalla Riforma Fornero, che ad oggi coinvolgono migliaia di lavoratori. La Cisl ha annunciato che entro l'11 di questo mese comunicherà la propria proposta per la riforma pensioni.

Nel frattempo dovrebbero dovrebbe proseguire anche la discussione con gli altri sindacati. Per mettere in atto le manovre di modifica del sistema previdenziale è necessario però attendere l'effettivo insediamento dell'economista Tito Boeri alla presidenza dell'Inps, previsto per la metà del mese. Solo allora si potrà iniziare a discutere seriamente di come riequilibrare il sistema pensionistico.

Pensioni Renzi novità: la quota 100 è troppo dispendiosa

L'interrogativo principiale in merito alla riforma pensioni è quali saranno le prossime mosse del Governo Renzi. Dopo il No al referendum abrogativo indetto dalla Lega Nord le proposte prese in esame per modificare il sistema di previdenza sono tre: il prestito Inps, la staffetta generazionale e la quota 100.

Sull'importanza di una modifica alla riforma Fornero si è espresso anche Maurizio Sacconi (Ncd) che dopo l'elezione del Presidente della Repubblica ha ribadito la necessità di una maggiore flessibilità in uscita.

 

Ma quale il sistema da adottare? Stando a quanto dichiarato dallo stesso Sacconi il governo sarebbe incerto tra il prestito Inps e la staffetta generazionale (che presto sarà attiva in Piemonte). Due soluzioni che risulterebbero meno dispendiose della quota 100 proposta da Damiano.

Novità pensioni con governo Renzi: priorità al Job Act

Niente è ancora certo, ma sembra che il Governo Renzi si stia operando per risolvere il problema delle pensioni. Per quanto riguarda le tempistiche, il ministro del lavoro Poletti, in una recente dichiarazione, ha fatto intendere che le modifiche alla riforma Fornero arriveranno solo dopo l'approvazione dei decreti di attuazione del Jobs Act.

E, dato che per il prossimo 20 febbraio è stato fissato il Consiglio dei Ministri sulla legge Jobs Act, è probabile che il Governo potrà occuparsi della questione previdenziale solo a partire da marzo 2015. Sembra improbabile infatti che ci siano i tempi tecnici per accelerare le riforme.

Poiché l'esecutivo ha stabilito che la priorità deve essere data alla riforma del lavoro, anche se in questo lasso di tempo dovessero arrivare novità sul fronte pensionistico, queste non saranno di tipo strutturale, ma potranno riguardare solo degli emendamenti ad hoc discussi in sede parlamentare. Per avere le prime risposte sul tanto atteso strumento normativo flessibile dovremo quindi aspettare ancora un mese.

 

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