Spread mutui: un valore da tenere d’occhio
Spread mutui 2016: limiti e opportunità. Il panorama creditizio è molto frammentato. Soprattutto per una questione di concorrenza, le banche propongono prodotti molto variegati. Ne consegue che la fase della scelta diventa sempre più difficile.
Il dilemma principale riguarda i tassi fissi e i tassi variabili. Per operare un confronto efficace è necessario considerare alcuni parametri. Nel secondo caso, lo spread. Cosa si può dire dello spread mutui 2016?
L’anno nuovo è iniziato come era finito quello vecchio, ossia con la Bce che mette in campo una politica monetaria espansiva, in grado di abbassare i rendimenti.
Spread mutui 2016: tasso fisso e variabile
Non è certo un meccanismo automatico, ma va segnalato che le banche tendono ad aumentare lo spread quando gli indici di riferimento sono molto bassi. Insomma, colgono la palla al balzo, nella speranza di non fare “troppo male” ai richiedenti.
Anche perché, com’è noto, lo spread è un valore che coinvolge direttamente i finanziatori. Con questo termine, infatti, si intende quella percentuale sugli interessi che le banche tengono per sé, e che quindi rappresenta una sorta di guadagno netto.
I tassi variabili, dunque, si compongono sommando l’Euribor o un altro parametri guida, e lo spread. Niente a che vedere con il famoso spread che per tanti anni ha tenuto con il fiato sospeso l’Italia.
E’ palese che lo spread gioca un certo ruolo solo nei mutui a tasso variabile. In genere lo spread non scende mani sotto i 120 punti base (che equivalgono all’1,2%) e raramente sono superiori ai 200 (2%).
Uno spread favorevole e particolarmente conveniente si pone al di sotto dei 150. Il fattore può dipendere, inoltre, da alcuni elementi come LTV (loan to value, il rapporto tra valore del finanziamento e valore dell’immobile). Almeno in linea teorica, più alti sono questi valori maggiore è lo spread.
Quasi tutte le banche offrono mutui a tassi variabili, ma la situazione è molto eterogenea, sicché alcuni prodotti si rivelano più convenienti di altri.
le offerte
La migliore offerta del gennaio 2016, almeno dal punto di vista economico (minori spese, minori tassi etc) è quella di Banca Dinamica, Mutuo Banca Dinamica Tasso variabile. LTV massimo è dell’80%, la durata massima è invece di 25 anni (quella minima di 5).
Lo spread prescinde dall’entità del rimborso ma dipende strettamente dall’LTV. Se questo è pari o inferiore al 60%, lo spread è dell’1,30. Se è pari o superiori alla stessa percentuale, lo spread è dell’1,50.
Il mutuo è aperto a tutti, a patto che siano residenti in Italia da almeno 3 anni e che non abbiano superato gli 80 anni alla fine del rimborso.