Euribor negativo: quali sono i vantaggi per i mutuatari

Euribor negativo cosa cambia per i mutui

Dopo la vertiginosa discesa del tasso Euribor a un mese che si è verificata nei primi mesi del 2015, anche il valore del Euribor a tre mesi è sotto lo zero. Lo scorso 23 aprile il parametro ha, infatti, toccato quota -0,002%.

L’Euribor, o Euro Interbank Offered Rate, è il tasso medio di interesse relativo alle transazioni finanziarie effettuate dalle banche europee. Viene utilizzato, insieme allo spread, come paramento di riferimento per la definizione del tasso variabile applicato ai mutui.

La somma dei due valori rappresenta il Tan del finanziamento. Si tratta quindi di un indice fondamentale per chi sottoscrive un mutuo a tasso variabile, perché da esso dipende una buona parte dei costi di rimborso.

Euribor negativo cosa succede e cosa cambia per i mutuatari

Verrebbe da pensare che con un Euribor negativo siano i clienti ad essere rimborsati dalla banca, così come pare sia successo in Spagna e Danimarca. La cosa però è vera solo in teoria, almeno in Italia. In primo luogo perché l’impatto sulle rate sarebbe di appena qualche centesimo in meno, e di conseguenza impercettibile.

 

Secondariamente perché gli istituti di credito non calcolano il tasso variabile in base al valore Euribor del giorno precedente alla sottoscrizione, ma sulla media dei mesi precedenti. In pratica quindi, il fatto che il valore Euribor sia stato sotto lo zero per qualche giorno risulta un fatto ininfluente.

Va considerato inoltre che, come abbiamo accennato sopra, il tasso corrisposto dal mutuatario è definito in base alla somma tra Euribor e spread (ovvero il margine di guadagno della banca), che per i mutui a tasso variabile si attesta, attualmente, poco sotto al 2%.

Euribor negativo e mutui: perché conviene la surroga

Facendo due calcoli, risulta chiaro che per azzerare completamente l’interesse applicato al cliente è necessario annullare lo spread bancario e quindi che l’Euribor raggiunga almeno il -2%, una meta molto distante dai dati, negativi di appena pochi millesimi, registrati fino ad ora.

L’abbassamento del tasso Euribor sembra però aver incentivato la surroga dei mutui, pratica che consente di trasferire il finanziamento dalla banca originaria a un altro istituto di credito. In questo modo è possibile ottenere condizioni di rimborso migliori, anche in forza del fatto che negli ultimi mesi gli indici Euribor e Eurirs (utilizzato per i mutui a tasso fisso) si sono mantenuti al di sotto delle medie registrate negli anni passati, registrando minimi storici.

 

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