Mutui tasso fisso 2015 tornano protagonisti del mercato
Tassi ai minimi storici e calo dei prezzi del mercato immobiliare costituiscono il binomio che induce molti italiani alla stipula di mutui per l’acquisto della prima casa. Oltre alla selezione dell’unità immobiliare, una delle prime questioni di affrontare è il tipo di tasso: meglio mutui tasso fisso o variabile?
Grazie alle nuove politiche monetarie espansive della BCE, che hanno condotto alla drastica riduzione dell’Eurirs (tasso di base per il calcolo del tasso fisso, cui va a sommarsi lo spread definito dalla banca), i mutui tasso fisso sono tornati protagonisti del mercato: durante i primi otto mesi del 2015, il tasso fisso ha rappresentato la scelta per oltre il 50% dei nuovi mutui erogati.
Il principale vantaggio di questo tasso è la sicurezza per il mutuatario di conoscere tasso ed entità della rata al momento della sottoscrizione del mutuo, elementi che rimangono inalterati per l’intero periodo di rimborso.
Il mutuatario gode quindi della tranquillità di un piano di ammortamento sostenibile anche nel lungo periodo, ma deve, o per meglio dire doveva, sostenere tassi sensibilmente più elevati rispetto allo stesso prodotto a tasso variabile. L’attuale congiuntura economica ha assottigliato la differenza tra le due tipologie di tasso, e rende quindi valida l’opportunità dei mutui tasso fisso.
Mutui tasso fisso surroga
Un’opportunità accessibile anche per chi ha già sottoscritto un mutuo. Con la surroga infatti il mutuatario può trasferire presso un nuovo istituto bancario il proprio finanziamento conseguendo condizioni più vantaggiose.
I mutui surroga permettono infatti di modificare tasso e durata del finanziamento precedentemente contratto.
Lasciamo quindi il piano dell’astrazione ed entriamo nel merito delle offerte a tasso fisso più convenienti. Abbiamo ipotizzato una richiesta di mutuo prima casa da 150mila euro (in relazione a un immobile dal valore di 200mila euro), per una durata di 25 anni:
- Intesa Sanpaolo - Mutuo domus fisso: è prevista una rata da 688,13 euro, espressione di un Tan del 2,70% e Taeg del 2,89% (vanno considerate spese di istruttoria pari a 700 euro e 320 euro di oneri di perizia).
- Banca popolare di Milano – Tasso fisso: la rata è di 730,18 euro. Il Tasso è 3,24%, mentre il Taeg raggiunge il 3,45%. Vanno considerati 425 euro di spese di istruttoria e 214,72 di perizia.
- Chebanca! – Mutuo fisso: la rata è di 732,56 euro. Tasso fisso corrisponde a 3,27% (IRS 25A + 1,70%), a fronte di un Taeg del 3,45% (spese di istruttoria 900 euro, perizia 250 euro).
- Deutsche bank - Mutuo pratico a tasso fisso: rileviamo una rata di 738,60 euro, Tan 3,35% (IRS 25A + 1,80%) e Taeg 3,49%. Per quanto attiene i costi, sono applicati 700 euro di istruttoria e 390 euro di perizia.