Quali sono le caratteristiche dei prestiti inps invalidità?
Chi può richiederli? L’invalidità non costituisce una condizione discriminante per conseguire un prestito personale e non viene di solito analizzata dagli istituti di credito nel processo di istruttoria.
A prescindere dall’affidabilità offerta dal cliente, frutto della capacità di rimborso dimostrata in precedenza nei finanziamenti richiesti, e dei dati anagrafici, per conseguire un prestito personale basta dimostrare di disporre di un reddito personale mensile continuativo e capiente, ossia capace di sostenere la rata in rapporto al tenore di vita.
Prestiti inps invalidità. In termini concreti, quindi, la condizione di invalidità non è un vincolo all’accesso al credito qualora la pensione consenta il rimborso del prestito.
Le patologie oggetto dell’invalidità non devono condurre a un concreto rischio di decesso del pensionato, in tale caso vi sarebbe un eccesso di rischio per l’istituto finanziario o bancario.
Facciamo un esempio concreto per comprendere meglio quali sono le effettive opportunità. Un richiedente con una condizione di invalidità e una pensione mensile da 800 euro, avrà la facoltà di richiedere un prestito personale la cui rata di rimborso non sia inferiore a 200-250 euro, avendo quindi in reddito residuo sufficiente a mantenere il proprio tenore di vita. La parte residua delle pensione, al netto del prestito, dovrà essere superiore alle 500 euro. Anche se tali condizioni variano a seconda dell’istituto di credito.
Prestiti inps invalidità. I soggetti che dispongono di una pensione di invalidità possono anche accedere a un prestito a fronte della cessione del quinto della pensione, cedendo una quota dell’assegno di invalidità o inabilità.