Quando si ha un lavoro dipendente è molto più facile accedere al credito, dal momento che la busta paga costituisce la principale garanzia di solvibilità. Ecco cosa sapere sulle più importanti alternative di prestiti dipendenti.
Prestiti dipendenti con cessione del quinto: come funzionano?
I prestiti dipendenti comprendono diverse alternative e una delle più vantaggiose è senza dubbio la cessione del quinto dello stipendio. Per quale motivo? Prima di tutto perché è comoda, dal momento che prevede la decurtazione mensile di un quinto dello stipendio.
In secondo luogo costituisce una modalità di accesso al credito aperta anche ai cattivi pagatori e protestati, dal momento che l’erogazione non è subordinata al controllo delle banche dati.
Altre informazioni sulla cessione del quinto
La cessione del quinto è una delle formule più valide quando si parla di prestiti dipendenti. Oltre alle modalità di rimborso della cifra richiesta è utile approfondire altri aspetti, come per esempio la durata e il tasso.
Nel primo caso si parla di un piano di ammortamento che non può superare i 120 mesi, mentre nel secondo è necessario ricordare che l’interesse rimane fisso per tutta la durata del piano di rimborso e che è inferiore alla soglia anti usura prevista dall’Abi.
Parliamo del piccolo prestito
Cosa succede quando si cercano prestiti dipendenti utili ad accedere a quantità esigue di denaro? Che si può optare per il piccolo prestito Inps ex Inpdap, una prestazione economica non finalizzata che permette sia di richiedere piccole cifre, sia di scegliere tra piani di rimborso della durata compresa tra i 12 e i 48 mesi.
Questo prestito è caratterizzato da un tasso fisso per tutta la durata del finanziamento e pari al 4,25% (da considerare anche l’onere amministrativo, che corrisponde allo 0,50% dell’intera cifra versata).
I limiti di finanziamento e modalità di richiesta
Parlare di prestiti dipendenti e di piccolo prestito in particolare significa considerare i limiti di finanziamento. A quanto corrispondono? Ecco le regole in merito:
- Prestiti annuali: limite di finanziamento corrispondente a una mensilità netta di stipendio. In caso di mancanza di altre cessioni è possibile richiederne due.
- Prestiti biennali: il vincolo relativo al finanziamento corrispondente a due mensilità nette di stipendio. In caso di mancanza di altre cessioni è possibile richiederne quattro.
- Prestiti triennali: limite di finanziamento corrispondente a tre mensilità nette di stipendio. Nell’ipotesi di mancanza di altre cessioni è possibile richiederne sei.
- Prestiti quadriennali: il vincolo inerente il finanziamento è pari a quattro mensilità di stipendio. Nell’eventualità di mancanza di altre cessioni è possibile richiederne otto.
Per quanto riguarda le modalità di richiesta è bene sottolineare che, per quanto riguarda i lavoratori, prevedono la necessità di compilare un modulo apposito, da consegnare all’Amministrazione di appartenenza che si impegna poi a inoltrarlo all’Ente (i pensionati possono invece procedere direttamente online).
Ultimo punto da specificare riguarda il fatto che, in caso di morte del titolare del contratto di prestito o di sua sopravvenuta condizione di invalidità, l’Ente non procede al recupero del debito.