Il pensionato può conseguire un prestito da un istituto di credito, rimborsandolo mediante un addebito che avviene in modo diretto da parte dell’inps. Il prelievo, in ogni caso, non può superare un quinto del valore mensile della pensione.
Il pensionato è chiamato a richiedere il prestito alla Banca o all’Intermediario Finanziario. L’inps pensa poi a procedere con il versamento della quota definita, trattenendola dalla pensione. Dal punto di vista della durata del prestito, il limite massimo è stabilito in dieci anni.
Quali soggetti vengono esclusi dal prestito?
Il prestito può essere richiesto con ogni pensione, fatta eccezione di: pensioni e assegni sociali; invalidità civili; assegni mensili per l'assistenza ai pensionati per inabilità; assegni di sostegno al reddito; pensioni del personale bancario; assegni al nucleo familiare.
Quali sono i passi da compiere per ottenere il prestito inps?
Per conseguire il prestito con cessione del quinto il pensionato è necessario richiedere a un ufficio inps, oppure direttamente all’ente finanziario convenzionato con l’istituto, la comunicazione di cedibilità: un documento in cui è riportato l’importo massimo della rata del prestito.
La medesima comunicazione deve essere mostrata alla banca oppure alla società finanziaria con cui è sottoscritto il contratto di prestito.
Come è computata la rata del prestito inps per pensionati?
Visto che il pensionato può richiedere a un prestito il cui importo mensile è pari a un quinto della pensione, la rata varia a seconda della pensione stessa.
L’importo cedibile, al netto delle trattenute fiscali e previdenziali, non può intaccare l’importo della pensione minima, stabilita in 480,53 euro per il 2012. Per tale ragione i trattamenti pensionistici integrati al minimo non possono ottenere il prestito inps.