I prestiti tra familiari sono una modalità di accesso al credito oggi molto diffusa. Scelti soprattutto per trovare una soluzione ai rifiuti delle banche e delle società finanziarie, sono consentiti dalla legge e rientrano nel novero dei prestiti tra privati.
Prestiti tra parenti: ecco perché devono essere occasionali
Una cosa molto importante da sapere quando ci si documenta in merito ai prestiti tra familiari riguarda il loro carattere occasionale.
Per trovare un riferimento normativo utile è possibile fare riferimento al decreto legislativo 385 del 1993, che punisce chiunque eserciti un’attività finanziaria in maniera continuativa senza essere in possesso dei requisiti previsti dalla legge.
Come gestire i prestiti tra parenti?
Data questa doverosa premessa possiamo entrare nel vivo delle peculiarità dei prestiti tra familiari, che possono essere richiesti con l’obiettivo di acquistare un determinato bene – una casa o un’automobile per esempio – ma anche senza alcuna finalità specifica.
Fondamentale è ricordare che, anche se il denaro viene dato a un parente, è bene comunque mettere in campo delle misure di tutela utili sia in caso d’insolvenza, sia nell’eventualità di controlli da parte del fisco.
Nel secondo caso è particolarmente importante cautelarsi, soprattutto se il prestito è finalizzato all’acquisto di un determinato bene. In tali situazioni scatta infatti il redditometro, lo strumento che confronta le entrate del singolo cittadino con il suo stile di vita e le sue spese.
Potrà quindi capitare, se si richiede per esempio un prestito a un parente per l’acquisto di un’auto, di dover giustificare la suddetta spesa all’Agenzia delle Entrate.
Prestiti in famiglia: la scrittura privata
La principale formula per la gestione dei prestiti tra familiari è la scrittura privata. A livello prettamente tecnico è possibile inquadrarla come un contratto di mutuo ex art. 1813.
Questo accade in quanto è caratterizzata da un accordo specifico tra le due parti, che stabiliscono l’entità della somma erogata, il tasso d’interesse applicato e, ovviamente, la durata del piano di ammortamento.
Scrittura privata per prestiti tra parenti: specifiche finali
Perché i prestiti tra familiari siano tracciabili è necessario che la scrittura privata sia redatta seguendo alcune regole. Quali sono le più importanti? Ricordiamo prima di tutto l’apposizione della firma elettronica e il fatto di inviare il documento tramite raccomandata A/R o posta elettronica certificata.
La scrittura privata dovrebbe essere inoltre registrata presso l’Agenzia delle Entrate. Durante la fase di rimborso è fondamentale tenere conto delle norme antiriciclaggio. Cosa implica questo? Il fatto di considerare un determinato limite per quanto riguarda i pagamenti in contanti e di puntare preferibilmente su forme di pagamento tracciabili, ossia il bonifico o l’assegno.
In questo modo sarà più facile, nell’eventualità di un accertamento fiscale, presentare tutte le pezze giustificative e ricostruire la storia del finanziamento, evitando di incorrere in sanzioni pecuniarie.