Accesso al prestito Inps

Accesso al prestito Inps. Pare che il governo stia lavorando sulle misure per dare la possibilità di accesso al pensionamento anticipato in presenza  di particolari condizioni e requisiti.

Lo schema seguito è quello del prestito pensionistico. Ovvero, il soggetto lavoratore a  cui mancano pochi anni  al raggiungimento della soglia minima di età pensionabile (2 o 3 per esempio) può volontariamente scegliere di andare in pensione prendendo un anticipo relativo all’importo minimo ( ad esempio il 70% e non più di 600 o 700 euro mensili).

Spetterà allo stesso soggetto poi provvedere alla restituzione all’ente Inps dal momento in cui dovrebbe decorrere il normale trattamento pensionistico. Si tratta cioè di un prestito erogato dall’Inps al soggetto lavoratore che il soggetto andrebbe a restituire scalando ogni mese una quota. Una specie di mutuo con l’ente previdenziale per parlar chiaro, da qui la definizione prestito inps.

 

Passati infatti gli anni mancanti al raggiungimento dell’età pensionabile, l’Inps comincia a versare al soggetto l’assegno cui ha diritto con una piccola trattenuta per la restituzione dell’anticipo percepito. Una rata appunto.

La trattenuta viene calcolata sulla base dell’aspettativa di vita e viene effettuata su tutte le mensilità pensionistiche erogate dall’Inps. Pare che tale trattenuta non vada a pesare oltre il 10-15% sull’importo finale.

Ma stiamo bene attenti: la riforma al vaglio non riguarderebbe l’intero mondo del lavoro, bensì solo i soggetti che lavorano nel settore privato e rimane comunque un meccanismo volontario.

 

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