Finanziamenti alle imprese. La decisione dell'Antitrust è una svolta. Dopo la flessibilità sugli aiuti statali alle banche, piano piano l'Antitrust europeo allenta sempre di più le maglie per le imprese, anche se con molta cautela, nel tentativo sia di mantenere l'integrità del mercato interno sia di garantire effettive le condizioni di una concorrenza.
Da luglio 2014 gli aiuti pubblici intesi come somme che non superano la soglia di 15 milioni di euro, rivolti alle imprese ‘midcap' (quelle che contano meno di 500 addetti) e alle piccole e medie imprese innovative (piccole e medie perché contano fino a 1500 addetti; innovative perché i costi dei loro investimenti per ricerca e sviluppo sono pari almeno al 10% dei del costi operativi totali) non dovranno più passare al vaglio da Bruxelles per essere erogati.
La differenza rispetto alle procedure attualmente in vigore è enorme. Basti pensare che oggi il limite massimo è un milione e mezzo di euro annui. Questa è una delle principali novità, introdotte dalle nuove regole che serviranno a tenere aperto l'accesso per ottenere i finanziamenti alle imprese; così da poterle sostenere nella loro fase più critica, ovvero quella di avvio del loro sviluppo.
Questa fase risulta particolarmente aspra quando nell’azienda c'è il potenziale di crescita, ma mancano i capitali disponibili. Questa fase che ormai è diventata “l’incubo” delle PMI, soprattuto in relazione alla crisi sempre più presente nella nostra economia, ha preso oramai il nome di “valle della morte” delle imprese.