Aliquote gestione separata Inps 2015: cosa cambia?

Aliquote gestione separata Inps 2015: quali saranno i criteri applicati?

L’aliquota gestione separata è la percentuale definita dall’Inps in collaborazione con l’Esecutivo, che interessa gli oneri contributivi obbligatori previdenziali sostenuti dai professionisti senza cassa, collaboratori a progetto, parasubordinati, venditori porta a porta, a domicilio eccetera. Tutte figure professionali iscritte alla Gestione Separata.

Alle aliquote previste va aggiunto un altro 0,72%, in base a quanto disposto dall’articolo59, comma 16, della legge n. 449/1997. Ciò serve per il finanziamento di alcune tutele degli iscritti: maternità, ANF Assegni per il nucleo familiare, Degenza ospedaliera, Malattia e Congedo parentale.

Sulla scorta di quanto riportato dal Decreto Sviluppo, è previsto dal mese di gennaio 2014 fino al 2024 un progressivo incremento mento dell'aliquota dei contributi previdenziali gestione separata. Questi sono i parametri di riferimento:

Lavoratori iscritti solo alla gestione separata  Pensionati ed iscritti ad altra forma pensionistica:
2012  27,72%  18%
2013  27,72% (aliquota rimane uguale)  20%  (Aliquota viene subito Aumentata)
2014   27,72% (bloccato aumento al 28,72%)  22%
2015  30,72%  22%
2016  31,72%  24%
2017  32,72%  24%
2024  33,72%  24%

 

 

Dalla tabella pare chiaro che l’incremento delle aliquote gestione separata doveva scattare dal 1° gennaio 2014, ma l’intervento di sindacati e associazioni ha portato il Governo a bloccare l’aumento previsto. Per quest’anno infatti i liberi professionisti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie dovranno affrontare un’aliquota contributiva del 27,72%. I titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatori sono soggetti invece a una tassazione del 22%.

Aliquote gestione separata Inps 2015, Quali saranno i parametri applicati il prossimo anno?

In questo caso i professionisti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie andranno a sostenere un’aliquota contributiva pari al 30,72%. I titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria conservano la soglia del 22%.

L’Inps ha inoltre stabilito i livelli di reddito minimale e massimale da applicare alla Gestione Separata. Il reddito massimale Inps per il 2014 è stabilito in 100.123 euro, mentre il reddito minimale per l’accredito contributivo è 15.516 euro.

Il reddito minimale ha lo scopo di verificare e quindi accreditare la quota dei contributi sostenuti dal professionista nell’anno intero, che vengono integrati nell’estratto conto previdenziale e nel calcolo ai fini dell’accesso alla pensione.

L’Inps provvede a comunicare ogni anno l’entità dei contributi minimi da versare per conseguire l’accreditamento dell’intero anno di contributi ai fini dell’accesso alla pensione. Se a fine anno non è raggiunto il minimale, ci sarà una diminuzione dei mesi accreditati in rapporto al contributo versato.

 

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