Mutui Inpdap prima casa 2015

Mutui Inpdap prima casa 2015, i beneficiari

L’acquisto della prima casa è una necessità risolta, nella maggior parte dei casi, solo con il ricorso a mutui ipotecari. Nonostante le nuove politiche della Banca Centrale Europea abbiano condotto a una generale contrazione dei tassi di interesse, sono poche le proposte finanziarie davvero competitive. Dipendenti e pensionati pubblici hanno però un’opportunità privilegiata di accesso al credito, i mutui Inpdap prima casa 2015. Scopriamone le caratteristiche.

Una breve premesse formale. I mutui Inpdap andrebbero in realtà denominati mutui Inps, dal gennaio 2012 l’Inpdap non esiste più e le sue funzioni sono state trasferite all’Inps. Ma se le forma è cambiata, la sostanza è rimasta la stessa. È prevista l’attivazione di una linea di credito che consente di incassare fino a 300mila euro, a fronte di periodi di rimborso che sono strutturati in 10, 15, 20, 25 o 30 anni.

A beneficiare di questa opportunità sono gli iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici che dispongono di un contratto di lavoro a tempo indeterminato e i pensionati iscritti alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali. Per sfruttare quest’opportunità è necessario che inoltrare la domanda, con acclusi gli allegati previsti, all’interno di alcune finestre temporali: dal 1° al 10 gennaio, dal 1° al 10 maggio e dal 1° al 10 settembre.

 

Quali sono i requisiti necessari per sottoscrivere i mutui Inpdap prima casa 2015? Essendo un finanziamento destinato all’acquisto della prima casa, oltre alle condizioni che abbiamo già evidenziato nel paragrafo precedente, è necessario rispettare altri requisiti: l’iscritto o i componenti del nucleo familiare non devono essere proprietari di altra abitazione, fatte alcune limitate eccezioni, disposte dal regolamento Inps.

Mutui Inpdap prima casa 2015, i tassi

Ma veniamo a una delle questioni più rilevanti per chi intende sottoscrivere un finanziamento, il tasso di interesse. Vi sono due differenti soluzioni. Nel caso dei mutui a tasso fisso abbiamo il 3,75% per tutta la durata del piano di rimborso. Mentre nell’eventualità del tasso variabile, è applicato il 3,50% per il primo anno e, a partire dalla terza rata, un tasso variabile corrispondente all’Euribor a 6 mesi, computato su 360 giorni, maggiorato di 90 punti base, rilevato il 30 giugno o il 31 dicembre del semestre precedente.

Le richieste in possesso dei requisiti elencati verranno accolte, a condizione che le risorse globalmente disponibili lo permettano. Se i fondi definiti dalla Direzione Regionale di riferimento non saranno sufficienti, verrà stilata una graduatoria da parte di ogni Ufficio Provinciale e Territoriale. Vi ricordiamo infine che le rate sono pagate attraverso MAV (bancari o postali) precompilati, comunicati al beneficiario da parte dell’Inps.

 

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