Diverse sono le domande che spingono all’indecisione il cittadino sull’accensione di un mutuo immobiliare a tasso fisso o variabile, indecisione che dipende soprattutto dalla tipologia di rata che verrà imposta ogni mese al richiedente.
L’accensione di un mutuo immobiliare a tasso variabile potrebbe rappresentare per il richiedente la scelta migliore da effettuare, vista la maggiore pubblicità da parte degli istituti di credito ma soprattutto vista la prima rata da versare che risulta di molto inferiore rispetto agli altri.
Ma questo aspetto non deve trarre in inganno il richiedente inesperto, in quanto l’iniziale convenienza legata a questa tipologia di mutuo immobiliare è proprio legata all’imprevedibilità delle rate fino all’estinzione del debito, imprevedibilità che potrebbe creare non pochi problemi al richiedente, visto l’importo massimo che risulterà indefinito fino alla fine del debito.
Nel mutuo immobiliare a tasso variabile infatti il tasso di interesse applicato è dato dalla somma del parametro Euribor e dallo spread definito in sede di stipula del contratto, motivo per cui è incerto in quanto il tasso Euribor potrebbe schizzare alle stelle facendo aumentare notevolmente la rata da versare.
Il mutuo immobiliare a tasso variabile potrebbe essere la scelta ideale per coloro che presumono di avere in un futuro una più alta capacità di spesa, mentre resta assolutamente rischioso per chi ha la possibilità di spesa di poco superiore alla rata minima.
Secondo indagini statistiche coloro che hanno acceso un mutuo immobiliare a tasso variabile diversi anni fa oggi hanno tendenzialmente fatto un affare, in quanto dal 1999 ad oggi il tasso Euribor non ha subito gravi aumenti.