Nuovi tassi Inpdap 2016: cosa cambia e quanto puoi risparmiare

Nuovi tassi Inpdap 2016: i beneficiari

Quali sono i nuovi tassi Inpdap 2016? Cosa cambia per dipendenti e pensionati interessati all’acquisto della prima casa? Passiamo in esame tutte le principali novità introdotte dal regolamento Inpdap Inps 2015-2016.

È necessario identificare anzitutto i beneficiari dei mutui Inpdap, linee di credito concesse a condizioni agevolate. Le richieste possono essere inoltrate da parte di dipendenti e pensionati afferenti, da almeno un anno, alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali.

Nel caso di dipendenti va rispettata un’ulteriore condizione, il possesso di un contratto a tempo indeterminato.

Nuovi tassi mutui Inpdap: gli importi

Tra le novità del regolamento, oltre ai nuovi tassi Inpdap, abbiamo le tre finalità, da cui dipendono gli importi che possono essere accordati da parte di Inps:

  • per l’acquisto o costruzione della prima casa, la somma massima è 300mila euro. L’abitazione non può risultare, in termini catastali, di lusso e va adibita come residenza da parte del mutuatario e della sua famiglia.
  • Se dipendente o pensionato ha necessità di eseguire interventi di manutenzione o ristrutturazione della prima casa. La somma fornita non può eccedere i 150mila euro, comunque nel rispetto del 40% del valore dell’abitazione.
  • Per acquisto o costruzione di box o posto auto sono resi disponibili 75mila euro. La struttura in oggetto deve risultare pertinenza della prima casa, in possesso del mutuatario (distanza massima 500 metri).

Il piano di ammortamento parte da un minimo di 10 ma può raggiungere i 30 anni, limite che si riduce a 15 anni nel caso di mutuatario over 65.

 

La domanda di finanziamento va inviata sfruttando i servizi online del sito inps.it (indispensabile il possesso di codice fiscale e PIN). I periodi utili all’inoltro della richiesta sono i primi dieci giorni di gennaio, maggio e settembre. Essenziale fornire tutti gli allegati, ogni domanda incompleta è rifiutata.

Mutui Inpdap tassi di interesse 2016

Passiamo quindi all’aspetto centrale del nostro approfondimento: nuovi tassi Inpdap. Con l’introduzione del nuovo regolamento, che si è verificata nella seconda metà del 2015, sono stati modificati i tassi di interesse applicati e le opportunità di cambio tasso.

Le soluzioni disponibili per il mutuatario sono due. Il tasso fisso prevede l’applicazione del 2,95%, mentre con un tasso variabile abbiamo l’Euribor a 6 mesi, computato su 360 giorni, maggiorato di 200 punti.

Interessante anche il cambio tasso. Per una sola volta nel corso del piano di ammortamento, e comunque dopo i primi due anni, il mutuatario può cambiare il tipo di tasso, passando da variabile a fisso o viceversa.

Il pagamento delle rate si realizza utilizzando Mav precompilati forniti dall’Inps, ma che l’utente può anche scaricare autonomamente attraverso i servizi online del portale Inps (inps.it).

 

 

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