Pensione: rivalutazione 2014

Pensione: rivalutazione 2014. La legge di stabilità 2014 ha modificato la perequazione, ovvero la  rivalutazione rispetto all’inflazione, delle pensioni per il 2014.

Si tratta in realtà solo dell’ennesimo  “contentino” del Governo ai pensionati d’Italia, che si traduce in un aumento che varia dai 9 fino ad un massimo di 15 euro al mese. La suddetta quota sarà dell’1,2% (100% dell’aumento dei prezzi) per le pensioni fino a tre volte il minimo, dell’1,8% per le pensioni tra tre e quattro volte, 0,9% tra quattro e cinque volte, 0,6% per quelle tra cinque e sei volte il minimo.

Pensione: rivalutazione 2014 le fasce d’aumento. Considerando che il 100% dell’indice Istat corrisponde a un aumento dell’ 1,2% e che il trattamento minimo annuo dell’ INPS é di 6.440,59 euro lordi, possiamo distinguere 5 fasce  distinte e separate.

Per le prime 4 fasce é prevista per legge una clausola di parziale salvaguardia e che le somme perequate sono soggette a tassazione IRPEF.

 

Fino a 3 volte il TM (trattamento minimo) ovvero fino a 1.486,29 euro mensili, si ha un aumenti del 1,2%  che può arrivare quindi fino a 17,8 euro

Tra tre e 4 volte il TM che corrisponde a pensioni comprese tra 1.486 e 1.981 euro l’aumento è di  1,08%, una cifra compresa tra 17,8 e 21,4 euro

Tra 4 e 5 volte il TM; pensioni tra 1.981 e 2.477 euro 0,90% tra 21,4 e 22,3 euro

Sei volte il TM che corrisponde a pensioni comprese tra 2.477,15 e 2.972,58 euro troviamo un aumento del 0,60%, l’aumento sta tra i 14,8 e i 17,8 euro

Oltre le sei volte il  TM  (2.972,58 euro) l’aumento previsto un importo fisso di 17,84 euro.

 

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