Negli ultimi anni, a causa della crisi, si sono diffusi i prestiti tra soggetti privati, grazie ai quali è possibile evitare molti degli ostacoli burocratici che contraddistinguono i prestiti bancari. Nel novero dei prestiti tra privati è possibile includere anche i prestiti tra coniugi.
Prestiti tra marito e moglie: come funzionano
I prestiti tra coniugi funzionano in maniera diversa rispetto ad altre tipologie di prestiti tra privati. Per quale motivo? Prima di tutto perché, in caso di somme finalizzate al sostentamento della famiglia, non è obbligatorio fare riferimento alla regola della restituzione delle somme spese.
I prestiti tra coniugi possono essere infatti inquadrati tra i doveri morali di assistenza reciproca tra marito e moglie sanciti dall’articolo 143 del codice civile.
Prestiti tra conviventi: l’inquadramento giuridico
Oltre alle informazioni sui prestiti tra conviventi è bene specificare anche quelle relative alla giurisprudenza dei prestiti tra conviventi more uxorio. Cosa succede in questi casi? La situazione è chiaramente diversa, in quanto la famiglia di fatto non è fondata su nessun tipo di ordinamento giuridico.
Possono esserci ovviamente delle transazioni di denaro tra i due membri della coppia, ma non è così semplice inquadrarne la natura giuridica. Attualmente non è possibile inquadrare la convivenza more uxorio come caratterizzata dalla presenza di norme come l’articolo 143 del codice civile, motivo per cui i prestiti in denaro devono rispondere alla regola della restituzione delle somme, cosa che vale anche in caso di cessazione del rapporto.
Prestiti coniugi separati: ecco cosa dice la Cassazione
Un ambito che merita attenzione per quanto riguarda i prestiti tra coniugi è l’eventualità della separazione. Come vanno gestiti i prestiti in queste situazioni?
Per capire qualcosa di più in merito è possibile fare riferimento a una sentenza della Cassazione risalente all’anno 2013 (precisamente la 19304/2013), che ha stabilito che, a prescindere dal regime di gestione dei beni, i prestiti debbano essere restituiti in caso di cessazione del rapporto matrimoniale.
Prestiti ex coniugi: specifiche finali
Per capire fino in fondo come funzionano i prestiti tra coniugi è bene approfondire il nodo della gestione dei prestiti in caso di cessazione del rapporto matrimoniale.
Come appena ricordato, la Cassazione nel 2013 ha stabilito che le suddette somme debbano essere restituiti (non conta al proposito la scelta della separazione o della comunione dei beni durante il matrimonio).
A cosa è legata tale decisione? Al fatto che, a livello giuridico, i soldi prestati all’ex coniuge possono essere equiparati a un mutuo. Anche se il prestito, come stabilito da un’altra sentenza della Corte risalente al 2009, avviene nell’ambito della “riservatezza della vita familiare”, le somme vanno restituite soprattutto se, come nel caso da cui è scaturita la sentenza del 2013, è presente un accordo scritto tra i due ex coniugi, giuridicamente inquadrabile come mutuo gratuito.