Rinegoziare un mutuo ipotecario: perché conviene

Rinegoziare un mutuo: di cosa si tratta

Perché rinegoziare un mutuo, quali vantaggi offre quest’operazione? La rinegoziazione è l’intervento che consente al mutuatario di modificare le condizioni contrattuali del finanziamento in accordo con l’ente erogatore.

Gli andamenti di mercato possono rendere svantaggioso il mutuo stipulato appena qualche anno prima. Ciò vale sia per le linee di credito a tasso fisso ma è più evidente con i prodotti finanziari a tassi variabili, che in un periodo come quello che stiamo vivendo hanno raggiunto i minimi storici (merito delle nuove politiche della Banca Centrale Europea).

Rinegoziare mutuo: i vantaggi

La rinegoziazione ha come riferimento normativo la Legge Finanziaria 2008, che permette a mutuatario e banca di ridefinire gli aspetti contrattuali senza dover sostenere alcun onere. Ciò può infatti realizzarsi attraverso una scrittura privata non autenticata, un’opportunità che consente in sostanza di evitare le spese correlate al notaio.

 

L’importante è quindi che le due parti (cliente ed ente erogatore) trovino l’accordo e stiglino un documento che riporti i nuovi aspetti contrattuali. Il beneficiario del finanziamento non dovrà affrontare costi di rinegoziazione e conserva le agevolazioni fiscali, qualora ne abbia diritto.

Il vero limite della rinegoziazione è la disponibilità dell’istituto bancario. Spesso quest’ultimo è poco incline a rinunciare a parte del proprio profitto solo perché è mutato lo scenario economico. Il cliente deve considerare questo aspetto e prospettare alla banca un suo eventuale ricorso alla surroga, meglio se quando si presenta in filiale è già in possesso di un preventivo di surroga.

Rinegoziazione mutuo o surroga?

Cos’è la surroga? Un intervento che permette di trasferire, a costo zero, il debito residuo presso una nuova banca che fornisce condizioni più vantaggiose. L’istituto surrogante, ossia la nuova banca coinvolta dalla surroga, permette al mutuatario di modificare il tasso (sia come tipo che come entità) e la durata residua del finanziamento, proprio come accade con la rinegoziazione. Quest’ultima contempla però l’opportunità di conseguire liquidità aggiuntiva, cosa che non accade con la surroga.

La banca d’origine non può opporsi alla surroga, deve solo dimostrarsi disponibile l’ente surrogante. Ma se la surroga è gratuita perché dovremmo preferire la rinegoziazione? Quest’ultima è l’intervento più semplice, soprattutto dal punto di vista burocratico, e veloce poiché si realizza con la propria banca. Ne è dimostrazione il fatto che la rinegoziazione si verifica con scrittura privata, mentre la surroga prevede un atto pubblico il cui costo è carico della nuova banca.

 

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