Rivalutazione Istat 2015, quali criteri verranno applicati?
Nel mese di gennaio gli importi della pensione forniti da numerosi enti previdenziali (Inps, ex Inpdap, Inail e Inarcassa) seguono una rivalutazione Istat, ovvero la perequazione automatica correlata all’entità dell’inflazione.
Sulla scorta delle disposizioni della Legge di Stabilità, le pensioni che riguardano il periodo 2014-2016 sono toccate dalla perequazione automatica. Il valore di questo fenomeno è variabile a seconda dell’entità dell’assegno percepito.
La rivalutazione corrisponde a una percentuale applicata alle prestazioni pensionistiche fornite dagli enti previdenziali. Questa si determina con cadenza annuale, dal mese di gennaio. L’importo della pensione segue l’indice di inflazione e il costo della vita. Il riferimento adottato l’Istat dell’anno precedente.
Da quanto riportato dalla Legge di Stabilità 2014, l’entità della rivalutazione delle pensioni va da un massimo dello 0,3% e diminuisce al crescere dell’assegno pensionistico. Per quanto attiene il prossimo anno, la rivalutazione Istat sulle pensione equivale a:
- 100% per le pensioni con importo assegno pari o inferiore a 3 volte il trattamento minimo INPS;
- 95% per i trattamenti inferiore a 4 volte;
- 75% per assegni pensioni superiori a 4 volte la pensione minima INPS;
- 50% superiori a 5 ma inferiori a 6 volte la pensione minima;
- 45% per le pensioni 2015 e 2016 che superano di 6 volte il trattamento minimo INPS.
Dal prossimo anno le pensioni cresceranno dello 0,3% in base ai seguenti parametri di riferimento. Qualora l’importo della pensione a dicembre 2014 è fino a 1.502,64 euro (tre volte trattamento minimo pensione), la rivalutazione è dello 0,3% (è disposto un aumento del 4,50 euro).
Qualora l’importo della pensione sia compreso tra 1.502,64 e 2.002,52 euro, la rivalutazione Istat corrisponde allo 0,285% (5,71 euro). Nel caso in cui la pensione sia tra 2.003,52 e 2.504,4, l’incremento della pensione è dello 0,255% (5,63 euro).
Nell’eventualità in cui l’assegno pensione è tra 2.504,4 e 3.005,28 euro, il pensionato ottiene un aumento dello 0,15%. Dal mese di gennaio 2015 ci sarà un aumento del 4,50 euro. Se si superano i 3mila euro non è disposto alcun incremento.
Rivalutazione Istat 2015, l’entità della pensione d’oro
Il contributo di solidarietà 2015 pensioni corrisponde a un prelievo fiscale ed è pari a una percentuale crescente che sarà applicata sulle cosiddette pensioni d’oro. I valori percentuali che saranno applicati da gennaio 2015 saranno:
- nel caso di pensioni pari o superiori a 14 volte il trattamento minimo, il prelievo è del 6% sulla parte eccedente i 91.160,16 euro;
- nel caso di pensioni superiori a 20 volte il trattamento minimo, il prelievo è del 12% da applicare per la parte eccedente i 130.228,8 euro;
- nel caso di pensioni pari a 30 volte il trattamento minimo, il prelievo è del 18% da applicare per la parte eccedere di 195.343,2 euro.