Si può richiedere una seconda cessione del quinto? La guida

Si può richiedere una seconda cessione del quinto? La risposta è sì, a livello tecnico si parla di prestito con delega di pagamento o di doppio quinto. Ecco di cosa si tratta.

Delega di pagamento: chi può richiederla

Si può richiedere una seconda cessione del quinto? Assolutamente sì. Come sopra ricordato, questa formula di prestito è nota con il nome di delega di pagamento. Riservata ai lavoratori dipendenti che hanno già in corso un prestito contro cessione del quinto, la delega di pagamento ha un iter specifico. Quale di preciso? Da ricordare in questi casi è che il cliente, per ottenere la cifra richiesta, deve ricevere il consenso dell’azienda o dell’amministrazione pubblica presso la quale lavora.

Il datore di lavoro ha la facoltà di rifiutare una richiesta di delega di pagamento. Da ricordare è che nel caso dei dipendenti pubblici e statali esistono delle particolari convenzioni tra amministrazioni e istituti di credito. Ciò significa che, a meno di casi particolarmente gravi, la richiesta di delegazione di pagamento viene accettata.

Chi può richiedere il doppio quinto

Dopo aver appurato che si può richiedere una seconda cessione del quinto vediamo a chi è accordata questa possibilità. Rientrano nel novero dei beneficiari del doppio quinto tutti i dipendenti statali e la maggior parte di quelli pubblici. Non tutte le amministrazioni, infatti, accettano le deleghe di pagamento.

Possono richiedere il doppio quinto i dipendenti di realtà private. Vincolante è la titolarità di un contratto a tempo indeterminato e, ovviamente, anche l’autorizzazione da parte dell’azienda. Completa il profilo del cliente perfetto l’accantonamento di un TFR consistente, anche presso un fondo di previdenza integrativa.

Prestito con delega: a quanto ammonta la rata massima

 

Si può richiedere una seconda cessione del quinto e, come dice la parola stessa, è necessario mantenersi entro specifici limiti. La rata massima da rimborsare deve essere infatti pari al 40% della busta paga netta del dipendente (doppio quinto, appunto).

Molto importante è specificare che questo prestito può coesistere con altre trattenute, a patto che non si superi il 50% dello stipendio mensile netto.

Doppio quinto e licenziamento: cosa succede

Sappiamo che si può richiedere una seconda cessione del quinto ed è bene capire cosa succede in caso di licenziamento del beneficiario. In tali frangenti, l’Ente che ha erogato il prestito trattiene il trattamento di fine rapporto maturato fino al momento della conclusione del contratto di lavoro.

Risulta possibile anche stilare accordi tra realtà creditizia e dipendente con l’obiettivo di riformulare il piano di finanziamento. Concludiamo ricordando che il prestito delega può essere rinnovato solo dopo aver rimborsato il primo e che è possibile il diritto di recesso entro il XV giorno dalla firma del contratto.

Il prestito con delega non può essere richiesto dai pensionati perché gli enti previdenziali non hanno accettato la presenza della doppia trattenuta sulla pensione.

 

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