Gli occhi degli esperti sono puntati anche sullo spread mutui 2017. Questo dato è fondamentale in quanto rappresenta l’effettivo guadagno delle banche sui singoli finanziamenti erogati ai clienti. Ecco come orientarsi secondo gli esperti.
Spread dei mutui: i trend di quest’anno
Lo scenario dello spread mutui 2017 è molto diverso rispetto a quello degli anni scorsi. Per la prima volta dal 2011 vediamo infatti un aumento del costo dei finanziamenti.
Una situazione simile si era verificata ancora prima, per la precisione nel 2008 dopo il fallimento di Lehman Brothers. A cosa è dovuto questo incremento? Ai nuovi costi che le banche devono sostenere. Fondamentale a tal proposito è il rialzo del costo del denaro sul lungo termine.
Tutto questo rappresenta solo una parte dei cambiamenti che stanno investendo lo scenario del mercato immobiliare, che nel 2016 ha vissuto un anno da record.
Mutui nel 2017: qual è la situazione
Per avere le idee chiare sulla situazione spread mutui 2017 e su quello che potrebbe succedere nei prossimi mesi dobbiamo vedere nello specifico il caso di Banca Intesa.
Questo istituto di credito, che nel 2016 ha dominato per quanto riguarda le erogazioni a tassi bassi, ha aumentato lo spread di 50 – 60 punti base. Tale decisione potrebbe portare altri istituti di credito a seguire il medesimo esempio e a rivedere il rialzo il margine lordo.
Mercato dei mutui: i fattori d’incertezza del 2017
Per inquadrare meglio il quadro degli spread mutui 2017 è bene specificare che l’anno da poco iniziato è ricco di scadenze che potrebbero influenzare la stabilità dei mercati finanziari. Dopo la Brexit e la vittoria a sorpresa di Donald Trump alla Casa Bianca nel 2016 si aspettano infatti le elezioni di Francia e Germania.
Gli occhi degli analisti sono puntati su questi avvenimenti politici, il cui esito può influenzare il costo del denaro. La situazione è chiaramente diversa rispetto ai mutui nel 2016, ma i vantaggi permangono soprattutto per chi sceglie i mutui a tasso misto. Vediamo perché.
Mutuo nel 2017: perché conviene il tasso misto
Dopo aver dato qualche indicazione sullo spread mutui 2017 forniamo qualche informazione in merito alle previsioni sui tassi.
L’Eurirs, riferimento per il calcolo dei mutui a tasso fisso, è aumentato già a partire dal mese di luglio. Questo ha portato a un incremento di circa 40€ sulla rata mensile.
Cosa si può dire in merito al tasso variabile? Che rimarrà una scelta vantaggiosa per diverso tempo. L’Euribor, in virtù della prosecuzione della politica di Quantitative Easing, rimarrà su valori negativi ancora fino al 2024.
Nel 2024, invece, secondo le previsioni che arrivano dagli analisti britannici, raggiungerà l’1%. Il tasso misto si configura quindi come una soluzione utile. Il motivo è molto semplice e riguarda la possibilità di cambiare opzione adeguandosi all’andamento dei mercati.