L’abitazione principale è un bene che richiede, per gran parte degli italiani, il ricorso a linee di credito dedicate. Data la complessità dell’offerta, è difficile operare una cernita dei mutui migliori. La convenienza è il criterio guida. E per quanto attiene al mutuo ipotecario Inps è stato disposto un pratico servizio di simulazione: il calcolo mutuo Inpdap tasso fisso o variabile. Di seguito riportiamo le operazioni per la simulazione online.
Come calcolare la rata del mutuo Inpdap Inps, cosa fare
Chiunque può ricorrere al calcolo mutuo Inpdap tasso fisso o variabile. Per farlo è sufficiente un dispositivo per la navigazione online e ovviamente una connessione Internet. Dopo che l’utente si è connesso al sito Inps (inps.it), deve cliccare sul collegamento, ben visibile nel riquadro superiore, “Tutti i servizi”.
L’Istituto nazionale della previdenza sociale propone ai suoi iscritti, e più in generale agli utenti, molteplici servizi. Di default sono riportati rispetto al criterio alfabetico. È più semplice esaminarli grazie alle tre tipologie di filtro implementate: tipologia di utenza, tema e testo libero.
L’utente può usare il filtro che ritiene più opportuno, la cosa importante è che rintracci il servizio “Gestione dipendenti pubblici: simulazione piano di ammortamento mutui ipotecari”. Perché si realizzi il calcolo sono necessari dati quali il valore presunto dell’abitazione, quello del finanziamento, il tipo di tasso e altre informazioni.
Il risultato della simulazione è una tabella riassuntiva di quello che sarà il futuro piano di ammortamento.
Non solo simulazione mutuo Inpdap: i beneficiari
Il mutuo ipotecario Inps ex Inpdap ha come oggetto la prima casa e fornisce al mutuatario un importo massimo di 300mila euro. Un credito che è esclusiva prerogativa degli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Gli iscritti sono considerati in due accezioni: dipendenti a tempo indeterminato e pensionati. La simulazione, o meglio il calcolo mutuo Inpdap tasso fisso o variabile, permette di avere un’idea esatta di come andrà a svolgersi il percorso di rimborso, ma ricordiamo al consumatore i TAN.
Il tasso fisso fa riferimento al sistema LTV, quello variabile corrisponde invece all’Euribor a 6 mesi maggiorato di 200 punti.