Guida ai prestiti Inpdap Inps. Tutti i dati aggiornati

Prestiti per pensionati e dipendenti pubblici

In questo periodo di crisi economica richiedere un prestito in banca è un'impresa non affatto semplice. Gli istituti di credito richiedono garanzie sempre più stringenti prima di concedere il finanziamento. Un panorama in cui i prestiti Inpdap rappresentano una soluzione molto vantaggiosa per dipendenti e pensionati pubblici.

L'Inpdap offre una valida soluzione per soddisfare le esigenze di dipendenti pubblici e pensionati appartenenti alla pubblica amministrazione. Un aiuto concreto per tutti gli iscritti che vogliano affrontare piccole e grandi spese.

Caratterizzata da tassi di interesse vantaggiosi i prestiti Inpdap sono prodotti che consentono di ottenere somme fino a un massimo di 300 mila euro. Ma vediamo nel dettaglio come si compone l’offerta.

La prima cosa da dire quando si parla di prestiti Inpdap è che a differenza di quanto accade con i tradizionali prestiti, questi finanziamenti sono concessi direttamente dall’ente previdenziale. Le somme sono concesse direttamente dall'Istituto tramite il fondo credito dell’Inps, la Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

Hanno accesso ai finanziamenti concessi dall’Inps esclusivamente gli iscritti al suddetto fondo. Tuttavia è necessario fare una precisazione prima di passare in rassegna i vari finanziamenti. Oltre ai prestiti concessi dall’ente previdenziale è possibile trovare anche prestiti erogati da istituti di credito convenzionati con l’Inps.

In questo caso si parla di prestiti garantiti, ossia prodotti che sono concessi da una banca o finanziaria ma sono coperti dall’Inps contro diversi rischi. I prestiti erogati direttamente dall’Inps invece sono detti prestiti diretti e, in seguito alla soppressione dell’Inpdap, sono gestiti dalla Gestione Dipendenti Pubblici dell’Inps.

I piccoli prestiti Inpdap 2017

Tra i prestiti Inpdap diretti troviamo i piccoli prestiti Inps ex Inpdap. Si tratta di prestiti personali che consentono di ottenere somme relativamente basse con le quali affrontare piccole spese improvvise.

Il finanziamento può durare 12, 24, 36 o 48 mesi. La somma finanziabile varia a seconda dell’entità dello stipendio o della pensione mensile percepita dal richiedente. Nello specifico, per ogni anno di durata del finanziamento è possibile ottenere un importo pari all’entità dello stipendio o pensione mensile.

Tuttavia nel caso in cui il richiedente non abbia in corso altre trattenute sull’assegno pensionistico o stipendiale è possibile ottenere prestiti in doppia mensilità.

Cosa significa? Per ogni anno di durata del prestito è possibile ottenere un importo pari a due mensilità stipendiali o di pensione percepite dal richiedente. Ottenendo un piccolo prestito Inps ex Inpdap in doppia mensilità è possibile quindi ottenere un prestito di durata annuale con importo pari a due mensilità stipendiali.

Ma facciamo un esempio. Ipotizziamo una richiesta presentata da un lavoratore pubblico che percepisce uno stipendio netto di 1200 euro. In assenza di trattenute sullo stipendio il soggetto potrà ottenere un finanziamento pari a 2400 euro da rimborsare in 12 mesi.

Lo stesso dipendente pubblico potrà ottenere un prestito di durata biennale con importo pari a 4800 euro, un prestito triennale da 7200 euro oppure un finanziamento quadriennale da 9600 euro.

Tasso e domanda

Per quanto attiene il tasso, ai piccoli prestiti Inpdap Inps si applica un Tan fisso pari al 4,25%. Indipendentemente dalla somma finanziata e dalla durata del piano di ammortamento il tasso rimane costante. Oltre al Tan il beneficiario deve far fronte alle spese di amministrazione, pari allo 0,5% dell’importo lordo del finanziamento.

Previsto anche il pagamento di una quota per il premio Fondo Rischi Inps. A differenza delle spese amministrative, l’importo di questo premio viene definito in base alla durata del piano di ammortamento e alla fascia di età del richiedente.

Per quanto attiene la domanda, i piccoli prestiti Inpdap Inps devono essere richiesti per via telematizzata. I dipendenti pubblici devono rivolgersi all’Amministrazione presso cui sono assunti.

I pensionati invece devono utilizzare i servizi Inps online. In alternativa quanti non si sentono a proprio agio a presentare la richiesta di prestito autonomamente possono richiedere l’assistenza del Contact Center Inps. In questo caso i numeri di riferimento del Contact Center sono 803 164 (gratuito) per le chiamate da rete fissa oppure 06 164 164 da cellulare.

I moduli da utilizzare possono essere scaricati in formato Pdf direttamente dal sito ufficiale dell’Inps. Per raggiungere i moduli di richiesta è sufficiente collegarsi con l’Home page del sito inps.it e fare click sul pulsante Tutti i temi, posizionato in alto a destra.

A questo punto è necessario scegliere dal menu di navigazione la voce Tutti i moduli. In seguito si dovranno selezionare, dal menu di sinistra, le voci Gestione Dipendenti Pubblici; Iscritto/Pensionato; Prestazioni creditizie e sociali.

Prestiti Inps pluriennali

Troviamo poi i prestiti pluriennali. Anche questi rientrano nell’offerta dei prestiti Inpdap Inps. Si tratta di finanziamenti che consentono di ottenere importi anche piuttosto elevati con i quali far fronte a specifiche spese. A differenza di quanto accade con i piccoli prestiti, i prestiti pluriennali non sono prestiti personali ma finalizzati.

Vengono concessi esclusivamente per far fronte alle spese previste dal Regolamento Prestiti Inps. Tra queste ricordiamo l’acquisto della casa di residenza, l’acquisto di un’auto e le spese mediche derivanti da gravi stati patologici del richiedente o di un familiare.

La richiesta di finanziamento deve essere documentata. Non è quindi possibile ottenere un finanziamento pluriennale per far fronte ad un periodo di penuria economica, al fine di ottenere maggiore liquidità.

I beneficiari

Chi può ottenere un prestito pluriennale Inpdap Inps? Mentre per i piccoli prestiti Inpdap l’iscrizione alla Gestione Unitaria dell’Inps è un requisito sufficiente, per i prestiti pluriennali non è così.

Ai fini dell’accesso al credito infatti è necessario che il dipendente o pensionato pubblico possa contare su almeno quattro anni di versamento contributivo presso il suddetto Fondo. Per i lavoratori in attività di servizio è richiesta anche la presenza di un contratto di un tempo indeterminato e un’anzianità di servizio utile alla pensione pari ad almeno quattro anni.

Tuttavia questo non significa che i dipendenti pubblici con contratto a tempo determinato non possano ottenere il finanziamento. Quanti sono assunti con un contratto di lavoro di durata pari ad almeno tre anni hanno comunque la possibilità di accedere ai prestiti pluriennali.

 

Prestiti che però devono assolutamente risultare estinguibili nell’arco di vigenza del contratto di lavoro. Il lavoratore ha inoltre l’obbligo di cedere il TFR maturato a garanzia del rimborso del prestito.

Condizioni e tassi 2017

Ora che abbiamo visto chi può ottenere i prestiti pluriennali Inps ex Inpdap passiamo alla questione degli importi finanziabili. La somma concedibile varia a seconda della finalità del prestito, come stabilito dal Regolamento Prestiti Inps che può essere consultato sul sito inps.it.

Lo stesso vale per la durata del piano di ammortamento, che può essere di 5 o 10 anni. La pezzatura prevista per il rimborso è fissata dal suddetto regolamento in base alla ragione per cui si richiede il prestito. Il piano di ammortamento è a rate mensili di importo costante. L’importo della rata non può eccedere la quinta parte (20%) dello stipendio o della pensione percepita dal richiedente.

e il tasso d’interesse è fisso al 3,5%. Come per i piccoli prestiti, il beneficiario di un prestito pluriennale deve far fronte ai costi legati alle spese di amministrazione. Oneri che sono calcolati con l’applicazione di un’aliquota pari allo 0,5%. Da considerare anche il premio per il Fondo Rischi Inps.

Ma facciamo un esempio di prestito pluriennale. Ipotizziamo che il pensionato o il dipendente pubblico che presenta la domanda voglia ristrutturare la casa di proprietà. In tal caso la somma massima finanziabile è pari a 100 mila euro da rimborsare in 10 anni.

Presentazione della domanda

La domanda di finanziamento deve essere presentata per via telematizzata sfruttando i servizi messi a disposizione dal sito Inps. I pensionati pubblici possono presentare la richiesta autonomamente mentre i dipendenti in attività di servizio devono rivolgersi all’Amministrazione di appartenenza.

In ogni caso la domanda deve essere presentata entro un massimo di 12 mesi dall’evento per cui si richiede il finanziamento oppure dalla data riportata nella relativa documentazione di spesa.

Il modulo di domanda è reperibile sul sito ufficiale dell’Inps. Per scaricarlo in formato Pdf è sufficiente seguire lo stesso percorso che abbiamo indicato nelle righe precedenti per i piccoli prestiti Inpdap.

Alla richiesta va allegata la documentazione attestante lo stato di bisogno del richiedente. Necessario anche un certificato medico attestante la sana e robusta costituzione fisica del dipendente/pensionato.

Certificato che deve essere stato rilasciato al massimo 45 giorni prima della data di presentazione della domanda. Possono rilasciare il certificato solo i medici della ASL, gli ufficiali medici in attività di servizio oppure un dottore incaricato dall’amministrazione presso cui è assunto il richiedente.

I finanziamenti garantiti

Come già accennato, oltre ai prestiti erogati diretti, ossia concessi dall’Inps, i dipendenti e pensionati pubblici possono usufruire anche dei prestiti Inpdap garantiti. Si tratta di finanziamenti che non sono concessi dall’Inps bensì da banche e finanziarie convenzionate con l’ente.

Possono avere durata quinquennale o decennale e vengono rimborsati tramite cessione del quinto dello stipendio. Le rate mensili vengono trattenute direttamente dalla busta paga del beneficiario. L’importo della rata non può eccedere il quinto (20%) dello stipendio mensile percepito dal beneficiario al netto delle ritenute di legge.

Sebbene non si occupi della concessione del capitale, l’Istituto si assume, attraverso la garanzia prestata dal Fondo per il credito Inps, i rischi collegati ai seguenti eventi.

  • Morte del cedente;
  • riduzione dello stipendio;
  • cessazione dal servizio senza aver diritto alla pensione.

Ed è proprio grazie a questa copertura che sull’importo del finanziamento gravano non solo il tasso e le spese applicate dall’istituto di credito ma anche delle spese legate alla garanzia Inps.

Nel dettaglio, sull'importo lordo sono applicati i seguenti oneri Inps:

  • un’aliquota per spese di amministrazione pari allo 0,50%;
  • un premio compensativo per il rischio di insolvenza che si accolla l’ente.

Quest’ultimo è pari all'1,5% per i prestiti di durata quinquennale e al 3% per quelli decennali. Se invece il richiedente è collocabile a riposo dopo i 65 anni di età, il valore del premio compensativo sale rispettivamente al 2% e al 4% per i finanziamenti quinquennali e decennali.

I requisiti

Ma chi può ottenere i prestiti Inpdap? Hanno ai finanziamenti Inpdap garantiti esclusivamente i lavoratori in attività di servizio. Necessaria anche l’iscrizione alla Gestione Unitaria per le prestazioni creditizie e sociali dell’Inps.

Non solo. Al momento della presentazione della domanda è necessario inoltre che il richiedente sia assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato e che possa vantare almeno quattro anni di versamento contributivo presso la Gestione Unitaria Inps.

Sono inoltre richiesti almeno quatto anni di servizio nel rapporto di impiego utili ai fini della pensione. Quest’ultimo requisito si reduce a due anni di servizio se a presentare domanda è un invalido.

Mutui Inpdap a tassi agevolati 2017

Parlando dell’offerta prestiti Inpdap non possiamo non parlare dei cosiddetti Mutui Inpdap. Sono finanziamenti che prevedono la concessione di somme che arrivano fino a un massimo di 300 mila euro.

Per quanto attiene il piano di ammortamento si avrà la possibilità di rimborsare il mutuo in un periodo che va da un minimo di 10 a un massimo di 30 anni. il tasso d’interesse può essere fisso o variabile.

Quanti scelgono i mutui con tasso fisso avranno un Tan stabilito in base al parametro LTV. Per i finanziamenti a tasso variabile invece il Tan è pari al valore dell’Euribor a 6 mesi maggiorato di 200 punti base.

Riportiamo di seguito i valori fissati per i tassi applicati ai mutui con interesse fisso a partire da settembre 2017.

TAN in funzione della percentuale di intervento (LTV)
Durata (fino a) <= 50% 50% - 80% > 80%
10 anni 1,15% 1,33% 1,73%
15 anni 1,51% 1,69% 2,20%
20 anni 1,65% 1,83% 2,38%
25 anni 1,97% 2,03% 2,65%
30 anni 1,97% 2,03% 2,65%

In sintesi, l’Inps fornisce un sicuro e concreto aiuto ai dipendenti e pensionati pubblici che hanno bisogno di credito. Ricordiamo però che alcune agevolazioni Inps non sono rivolte solo ai dipendenti e pensionati pubblici, ma anche ai familiari di un ex dipendete Inpdap deceduto.

Oltre ai prestiti sopra descritti, infine, l'ente previdenziale eroga ogni anno anche dei fondi destinati a giovani studenti che non possono permettersi l'iscrizione a un master o soggiorni all'estero con finalità di studio.

 

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