Finanziamenti pronti contro termine: cosa sono, come funzionano

Orientarsi nell’ambito degli strumenti finanziari più validi vuol dire considerare anche i finanziamenti pronti contro termine, indicati nei documenti tecnici anche come PCT o p/t.

PCT: che cosa sono?

Che cosa sono i finanziamenti pronti contro termine? Contratti che prevedono l’intervento di un venditore, generalmente un istituto di credito, e quello di un acquirente. Il venditore cede dei titoli a un acquirente, impegnandosi a riacquistarli in futuro a un prezzo più alto.

Questa, in parole molto semplici, è la procedura dietro ai pronti contro termine. I suddetti contratti sono stati introdotti per la prima volta in Italia nel 1979. Per capire meglio la loro natura è utile ricordare che la loro durata è generalmente breve.

Risulta difficile infatti avere a che fare con pronti contro termine della durata superiore ai 3 mesi.

Nella maggior parte dei casi a essere oggetto della compravendita sono titoli di natura monetaria o titoli di Stato.

Pronti contro termine: informazioni sul prezzo di vendita

Per avere un quadro completo delle caratteristiche dei finanziamenti pronti contro termine è fondamentale entrare nel dettaglio del prezzo. Cominciamo quindi a specificare che il prezzo di vendita dei titoli è dato dal loro valore nominale.

Se si ha a che fare con un’obbligazione il suddetto prezzo è maggiorato del rateo. Se, invece, il titolo è di natura azionaria, il prezzo di vendita è contraddistinto dalla maggiorazione del dividendo di periodo.

 

Un aspetto essenziale da approfondire riguarda la natura dei soggetti che emettono i titoli dei pronti contro termine. Non si tratta della banca che li acquista e che li rivende.

La banca, dal canto suo, si impegna a garantire ai clienti un interesse certo. Nonostante questo è bene comunque non dimenticare che i pronti contro termine non sono investimenti a basso rischio.

Chi utilizza i pronti contro termine?

Anche capire chi ricorre ai finanziamenti pronti contro termine è molto importante. Tra gli utilizzatori di questi strumenti è possibile includere la Banca d’Italia, che li considera come una soluzione per tenere sotto controllo la base monetaria, e le imprese, che fanno ricorso ai PCT quando hanno bisogno di accedere a finanziamenti in tempi brevi.

Pronti contro termine e risparmiatori: ecco cosa sapere

I finanziamenti pronti contro termine vengono utilizzati anche dai risparmiatori che vogliono investire denaro a tassi non lontani da quelli di mercato.

Da non trascurare è l’importanza di investire cifre consistenti. Per quale motivo? Per il semplice fatto che diversi istituti di credito richiedono delle spese di deposito, che vanno a sommarsi alle tasse governative. Queste voci unite assieme abbassano notevolmente l’interesse netto.

Un ultimo aspetto da sottolineare riguarda il fatto che non è consentita l’estinzione anticipata. Alcune banche richiedono il versamento di una penale, mentre altre trattengono gli interessi maturati sui titoli.

 

 

 

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