Fondi INPS insufficienti: le alternative?

Fondi INPS insufficienti: le alternative? Da tempo non è un mistero la possibilità che i fondi INPS non siano sufficienti a coprire tutti gli assegni previdenziali. Ne davano dimostrazione le principali forze politiche presenti nel nostro paese, quando non riuscivano a proporre un’adeguata Riforma Pensioni, che potesse tener conto di esodati senza penalizzare i contribuienti.

La situazione che è emersa dai bilanci che sono stati recentemente analizzati, sembra però essere più critica di quello che ci aspettavamo. L’INPS ha maturato un buco corrispondente a 12 miliardi di euro, con un patrimonio che rischia di scendere a quota -4,5 miliardi, causa di ciò è in parte anche una precedente gestione dei fondi che è stata senz’altro inadeguata. Stando a quello che dicono i dati c’è la possibilità, non tanto remota, che in un futuro abbastanza prossimo l’ ente INPS inizi ad avere dei seri problemi per quello che riguarda la gestione degli assegni previdenziali e nell’erogazione di nuove pensioni.

 

Rosario De Luca, presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, ha cercato di individuare le reali cause che hanno portato ad avere Fondi INPS insufficienti, puntando il dito contro l’ormai tanto discusso accorpamento dell’ l’Inpdap, che ha  inciso fortemente sul bilancio in negativo.

Altri dati da considerare e a cui attribuire parte della responsabilità di questo collasso dell’Inps sono senza dubbio la cattiva organizzazione, la presenza del sistema contributivo per alcuni classi di lavoratori e, ultimo ma non meno importante, l’impatto delle pensioni d’oro su tutto il sistema pensionistico.

 

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