Mutui casa db: condizioni contrattuali e spese finanziabili
Fondata a Berlino nel 1870, oggi Deutsche Bank è uno degli istituti bancari più importanti a livello internazionale e offre i suoi servizi in oltre 70 Paesi. La banca è presente in modo capillare sul territorio italiano, dove vanta una rete di 550 punti vendita e 1550 promotori dislocati sul territorio nazionale.
Tra i vari prodotti Deutsche Bank dedicati a privati e famiglie troviamo i mutui casa. Finanziamenti disponibili, sia nella versione a tasso fisso che a tasso variabile o misto, per l’acquisto di immobili ad uso abitativo e per la ristrutturazione della casa di residenza. In quest’ultimo caso sono finanziabili sia piccoli lavori che grandi interventi di manutenzione.
È possibile richiedere i mutui casa db anche per surrogare un mutuo ipotecario già in corso con un’altra banca. In questo caso, come stabilito dalla normativa vigente, il cliente non dovrà sostenere alcuna spesa di perizia né commissioni per il trasferimento del finanziamento.
Mutui casa db: i vantaggi dell’offerta
Tra le finalità previste per i mutui casa Deutsche Bank troviamo anche le formule “sostituzione + ristrutturazione” e “sostituzione + liquidità”. Queste consentono di sostituire un mutuo ipotecario in corso (traferendolo dalla banca originaria a Deutsche Bank) e allo stesso tempo finanziare i lavori di ristrutturazione della casa, o ottenere nuova liquidità.
Ma quali sono i vantaggi dei mutui casa db? Non sono previste spese periodiche e la polizza contro incendio e scoppio a copertura dell’immobile è a carico della banca. I mutuatari possono anche sottoscrivere un’assicurazione che copra il mutuo dal rischio di perdita dell’impiego o morte del beneficiario.
Db mutui prima casa: come scegliere il tasso di interesse
La scelta del tasso di interesse va condotta con attenzione, in base alle esigenze personali del richiedente. Per quanti hanno bisogno di programmare con attenzione il bilancio familiare sarà sicuramente indicato il tasso fisso. Una scelta che, nonostante comporti spese superiori a quelle previste per i mutui a tasso varabile (il tan è tendenzialmente più altro), mette al riparo da eventuali rincari degli indici di mercato.
Il tasso variabile invece è l’ideale per chi preferisce cogliere le opportunità legate all’andamento dei tassi di mercato, che negli ultimi mesi hanno raggiunto i minimi storici. Si tratta di una soluzione senza dubbio conveniente nel breve periodo, ma che col passare del tempo rischia di portare a costi.
Per i mutui a tasso varabile infatti, a differenza di quanto accade per i finanziamenti a tan fisso, le rate di ammortamento variano in funzione delle variazioni di mercato del parametro di riferimento. Troviamo infine i mutui casa db a tasso misto, che consentono di modificare ogni 2, 5 o 10 anni la tipologia di tasso.