Estesa la durata dei prestiti Inpdap. Stiamo parlando dei piccoli prestiti personali dedicati esclusivamente ai dipendenti e pensionati iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Tra le novità introdotte nel 2013 abbiamo l’opportunità di richiedere dei prestiti Inpdap dalla durata compresa tra uno a quattro anni, conservando un tasso di interesse agevolato, molto convenuti nel confronto con l’offerta media prospettata dal mercato. Si tratta di un TAN pari a 4,25%.
Potrete richiedere l’importo rivolgendovi direttamente all’Inpdap. La sua entità ha una diretta dipendenza con la durata del piano di ammortamento di riferimento. Nel caso di una durata di quattro anni, ad esempio, è possibile richiedere una somma corrispondente a 4 mensilità dello stipendio o della pensione. Valore che viene raddoppiato nell’eventualità in cui non siano presenti ulteriori detrazioni dalla busta paga o dal cedolino mensile, come il quinto dello stipendio.
Mentre per quanto attiene il prestito Inpdap a 48 mesi, è stata introdotta la facoltà di rinnovo una volta trascorsi i primi due anni, ossia completato il pagamento delle prime 24 rate mensili. Riportiamo infine un’altra novità relativamente ai piccoli prestiti personali. È stato abolito il tetto massimo di 8mila euro per i prestiti Inpdap con durata di 36 mesi.
Insieme al tasso di interesse, i prestiti Inpdap richiedono il pagamento di una spesa di amministrazione pari allo 0,50%.