Prestiti Inpdap per acquisto autovettura: come funzionano, guida

L’automobile è un piacere, molto spesso una necessità. Il suo acquisto richiede, in molti casi, finanziamenti dedicati. Il problema diventa quindi stabilire qual è la formula d’accesso al credito più conveniente. Da questo punto di vista i dipendenti pubblici possono contare su una via agevolata al credito. Di cosa stiamo parlando? Dei prestiti Inpdap per acquisto autovettura. Vediamo come funzionano.

Prestiti Inpdap: di cosa stiamo parlando

Prima di stabilire, nello specifico, le caratteristiche dei prestiti Inpdap per acquisto autovettura conviene chiarire che si tratta di linee di credito fornite dall’Inps. L’Inpdap infatti è stato soppresso all’inizio del 2012 e le sue funzioni, incluse le attività creditizie, sono state attribuite all’Inps. È questo il nuovo istituto previdenziale di riferimento per i lavoratori e pensionati pubblici.

Prestiti per dipendenti pubblici: Pluriennali diretti

I prestiti Inpdap per acquisto autovettura coincidono con i Prestiti pluriennali diretti Gestione Dipendenti Pubblici. Tra le finalità indicate dall’Inps per ottenere questi finanziamenti troviamo infatti “acquisto di autovettura per l’iscritto”. Ricordiamo che i beneficiari sono dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

La somma massima per l’acquisto auto stabilita dall’Inps corrisponde a 20mila euro. Alla richiesta vanno allegati:

  • autocertificazione relativa al fatto che l’autovettura oggetto di acquisto è la sola in possesso del richiedente;
  • preventivo di spesa del concessionario.

Prestiti pluriennali Inpdap requisiti

Per quanto attiene i requisiti, oltre l’iscrizione alla Gestione unitaria, troviamo quattro anni di anzianità di servizio e altrettanti di contribuiti corrisposti alla Gestione unitaria.

 

Sono ammesse sia le richieste di chi dispone di un contratto a tempo indeterminato sia di chi può contare su un contratto a tempo determinato, purché la sua durata sia pari ad almeno tre anni.

Nel corso dell’intero periodo di rimborso deve essere in vigore il contratto di lavoro e il richiedente deve fornire il trattamento di fine rapporto come garanzia di rimborso.

Prestiti Inpdap tassi 2017

Il periodo di rimborso prevede due opzioni, quinquennale e decennale, ossia 60 oppure 120 rate mensili. La rata, essendo un prodotto su cessione del quinto, non può eccedere il limite di 1/5 di stipendio o pensione.

Rata che viene computata in rapporto a un tasso nominale annuo pari al 3,50%. L’Istituto previdenziale applica inoltre oneri amministrativi che incidono per lo 0,50% e premio fondo rischi.

La richiesta d’accesso al credito deve realizzarsi in forma telematizzata, impiegando i servizi del portale Inps (inps.it). In modo particolare la funzione da sfruttare è “Domande web Prestiti Pluriennali”.

I dipendenti devono inviare la domanda con la collaborazione dell’amministrazione di riferimento, mentre i pensionati possono sfruttare la sezione dei servizi online del portale Inps (inps.it).

 

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