Perché scegliere i prestiti Inps ex Inpdap 2017. Tutto quello che c’è da sapere

Finanziamenti agevolati per dipendenti e pensionati pubblici

Quali sono le opportunità dei prestiti Inps ex Inpdap? I prestiti ex Inpdap rappresentano una concessione riservati agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, stiamo parlando del piccolo prestito e dei prestiti pluriennali diretti.

Ma chi può ottenere questi finanziamenti? Chi sono i beneficiari? I prestiti Inps ex Inpdap sono concessi dall’Istituto tramite un apposito Fondo di credito, la Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e solo i beneficiari di tale fondo hanno accesso alle prestazioni che eroga.

Ma vediamo nei dettagli le condizioni applicate ai prestiti diretti Inps, ossia i finanziamenti concessi direttamente dall’Inps. Linee di credito che si distinguono in due categorie: piccoli prestiti e prestiti pluriennali.

Il piccolo prestito

I piccoli prestiti sono linee di credito di breve durata che consentono di accedere a somme relativamente basse da rimborsare con un piano di ammortamento che si estende per un massimo di 48 mesi (durata minima pari a 12 mesi).

La somma massima finanziabile viene definita in base alla durata del finanziamento e all’entità dell’assegno di stipendio o di pensione percepita dal richiedente, fino a un massimo di otto mensilità.

È possibile infatti ottenere:

  • una o due mensilità nette di stipendio o pensione da rimborsare in 12 mesi;
  • tre o quattro mensilità nette di stipendio o pensione da rimborsare in 24 mesi;
  • cinque o sei mensilità nette di stipendio o pensione da rimborsare in 36 mesi;
  • sette o otto mensilità nette di stipendio o pensione da rimborsare in 48 mesi.

In ogni caso, il tasso d’interesse è fisso al 4,25%. Oltre al Tan, sull’importo lordo del finanziamento si applicano un’aliquota dello 0,5% per le spese di amministrazione e una quota per il pagamento del Fondo Rischi Inps.

Prestiti pluriennali quinquennali e decennali 2017

 

Nel novero dei prestiti Inps ex Inpdap diretti troviamo i prestiti pluriennali. Si tratta di finanziamenti che consentono di acceder a somme di denaro erogate solo a fronte di documentate necessità personali e/o familiari, che rientrano nelle casistiche disposte dal Regolamento.

Quali sono i requisiti? Possono richiedere i prestiti pluriennali diretti i dipendenti e i pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. I richiedenti devono essere iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali con quattro anni di anzianità di servizio utile alla pensione e con quattro anni di versamento contributivo.

Per i dipendenti pubblici è richiesta anche la presenza di un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Gli iscritti con contratto di lavoro a tempo determinato non inferiore a tre anni possono godere di cessioni estinguibili nel tempo di vigenza del contratto con l’obbligo di cedere il trattamento di fine rapporto come forme di garanzia di restituzione del prestito. La domanda deve essere presentata entro un anno dall’evento interessato.

Importi e piano di rimborso

La durata può variare da una soluzione quinquennale, in questo caso abbiamo un importo che va restituito in 60 rate mensili, oppure decennale, da restituire in 120 rate mensili. Il tasso d’interesse nominale annuo è del 3,50%, vi sono inoltre le spese di amministrazione (0,50%) e il premio fondo rischi.

Per quanto riguarda invece la somma erogabile, questa varia a seconda della finalità del prestito, come stabilito dal Regolamento Prestiti Inps.

Finanziamenti garantiti

In alternativa ai prestiti Inps ex Inpdap diretti potreste optare per gli istituti finanziari accreditati presso l’istituto e fruire dei prestiti pluriennali garantiti. Anche in questo caso il prestito può avere una durata di cinque o dieci anni, tuttavia non è possibile definire il tasso d’interesse né la somma massima erogabile. Fattori che sono stabiliti dall’istituto che concede il finanziamento.

A differenza di quanto accade con i prestiti diretti, l’Inps non concede la somma, ma si limita a garantire il rimborso dai rischi di riduzione dello stipendio, cessazione dal servizio senza diritto alla pensione o morte del beneficiario.

 

Maggiori informazioni qui: