Prestiti Inps per lavoratori pubblici: cosa offrono e come ottenerli

Perché scegliere i prestiti Inps per lavoratori pubblici, cosa offrono e che requisiti d’accesso prevedono? Esaminiamo in dettaglio tutte le caratteristiche di questi finanziamenti, pensati per garantire tassi agevolati a dipendenti e pensionati pubblici che hanno bisogno di liquidità per esigenze personali o a carattere familiare.

Piccoli prestiti Inpdap: finanziamenti al 4,25%

Iniziamo con lo specificare che i prestiti Inps per lavoratori pubblici hanno caratteristiche che variano in rapporto alle finalità per cui sono pensati. Il finanziamento più immediato è senza dubbio il Piccolo prestito. Di cosa si tratta? È un finanziamento pensato per far fronte a tutti quei piccoli imprevisti quotidiani, che sommandosi possono compromettere le finanze familiari.

Il Piccolo prestito presenta il vantaggio di non richiedere alcuna motivazione di spesa e neppure documenti relativi alle spese da sostenere. Il tasso di interesse nominale annuo corrisponde al 4,25%. Ci sono inoltre spese amministrative per lo 0,50% e premio fondo rischi.

Il piano di rimborso prevede varie soluzioni, a seconda dagli importi esaminati: 12, 24, 36 o 48 rate mensili. Per quanto attiene invece le somme accordate, possiamo avere da una a due mensilità percepite dal richiedente per ogni anno di rimborso.

I soggetti beneficiari sono dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

Prestiti pluriennali Inpdap 2017: di cosa si tratta

 

Prestiti Inps per lavoratori pubblici: i Pluriennali diretti. I Prestiti pluriennali diretti hanno caratteristiche diverse, sebbene i beneficiari siano gli stessi. Si tratta infatti di linee di credito fondate su un piano di rimborso su cessione del quinto (la rata non può essere superiore a un quinto dell’assegno mensile del beneficiario).

La domanda di finanziamento deve risultare coerente con quanto indicato dal Regolamento Inps, che specifica tutte le finalità ammesse. Il processo di rimborso è articolato in cinque oppure dieci anni (60 o 120 rate mensili).

Ogni rata è calcolata in relaziona e un tasso nominale del 3,50%, sebbene restino da valutare oneri amministrativi e premio fondo rischi.

La richiesta di finanziamento va inoltrata sfruttando i servizi online del portale Inps (inps.it). in modo particolare va impiegata la funzione “Domande web Prestiti Pluriennali”.

Il dipendente deve inoltrare la richiesta con la collaborazione dell’amministrazione di riferimento, mentre i pensionati devono inviare la domanda utilizzando direttamente il portale Inps. Il richiedente, in quest’ultimo caso, dev’essere in possesso del PIN (codice di identificazione personale rilasciato dall’ente previdenziale).

Prestiti pluriennali garantiti Inpdap e mutui prima casa: cosa offrono

Tra i prestiti Inps per lavoratori pubblici troviamo anche i Prestiti pluriennali garantiti, questi, a dispetto dei precedenti, sono forniti da banche e finanziarie convenzionate con l’Istituto previdenziale. L’ultima opzione è costituita dai mutui Inps, questi sono destinati principalmente all’acquisto dell’abitazione principale. Finalità per la quale sono concessi fino a 300mila euro.

 

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