Prestito INPS per pensione anticipata. Più flessibilità e meno penalizzazioni per il pensionamento anticipato. È necessario rigettare definitivamente la riforma Fornero. Il dibattito sulle pensioni anticipate continua e si fa sempre più aspro. Tra le tante ipotesi tirate in ballo, la più concreta è quella del prestito inps per pensione anticipata, proposto mesi fa dal Ministro Giovannini.
In più di un’occasione, però, sia giuslavoristi che sindacati hanno manifestato l’intenzione di lavorare anche in un’ottica di sgravio delle penalizzazioni, attualmente previste per i lavoratori che vogliono accedere al pensionamento anticipato. In entrambi i casi, la prima cosa da fare è comunque rigettare la riforma Fornero, così da lasciarsi alle spalle quella che è una delle leggi più controverse, dibattute e discusse che la politica degli ultimi anni abbia conosciuto.
La novità per i lavoratori precoci potrebbe arrivare con l’introduzione del prestito INPS per pensione anticipata, messo a punto da Giovannini. Un progetto interessante che prevede l’uscita anticipata dal lavoro due o tre anni prima di del previsto. Il lavorator, nell’intervallo di tempo che sta tra l’uscita dal lavoro e l’effettivo maturamento della pensione, percepisce un prestito erogato dall’ ente previdenziale.
Maturato il diritto alla pensione, il lavoratore precoce restituisce il prestito a rate, tramite trattenute che vengono applicate direttamente sugli assegni pensionistici. L’ipotesi di Giovannini che ha trovato appoggio e pareri favorevoli da parte di molti esperti del settore, al momento è bloccata da una serie di dettagli tecnici che devono essere limati, per poter formulare una soluzione pratica.