Rivalutazioni Inps 2015, un duro colpo per i pensionati

Rivalutazioni Inps 2015, gli effetti che interesseranno i pensionati

Il 2015 non sembra un anno positivo per i pensionanti italiani, soggetti a una rilettura dell’entità dell’assegno pensionistico in conseguenza della rivalutazione. Durante il prossimo anno il tasso deciso della rivalutazione corrisponde allo 0,33%, mentre nel 2014 il tasso era pari all’1%.

Rivalutazioni Inps 2015: tutti i parametri di riferimento

In termini concreti ciò significa che il prossimo anno i pensionati potrebbero essere chiamati a restituire una parte della pensione percepita per effetto della rivalutazione. Il decreto, che interessa la rivalutazione automatica dello 0,33% delle pensioni, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale martedì 2 dicembre.

 

In base a quanto riportato dalla nuova legge, i parametri pertinenti per l’assegno minimo sono:

  • assegno Inps minimo 2014: 500,88 euro
  • assegno Inps minimo 2015: 502,38 euro

Dalla Legge di Stabilità 2014 apprendiamo che i tassi di rivalutazione sono:

  • 0,3% per assegno fino a 3 volte il minimo, quindi fino a 1502,64 euro
  • 0,258% per assegno oltre tre e fino a 4 volte il minimo
  • 0,225% per assegno oltre 4 e fino a 5 volte il minimo
  • 0, 135% per assegno oltre 5 e fino a 6 volte il minimo.

Durante le prossime giornate sarà l’Inps a pubblicare una circolare esplicativa per ufficializzare gli importi dell’assegno pensionistico mensile a causa della rivalutazione. Saranno indicati chiarimenti sulle modalità di recupero delle pensioni incassate.

 

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