Mutui Inpdap per insegnanti: quali sono le agevolazioni?

Mutui Inpdap per insegnanti: quali sono le agevolazioni? L’istituto Nazionale Previdenziale Dipendenti Pubblici, già confluito nell’Inps, fornisce delle linee di credito su misura per i dipendenti statali. Ma come accedere ai mutui per insegnanti? Cos’è previsto dall’ordinamento dell’ente previdenziale?

Operando in scuole o istituti pubblici, gli insegnati fanno parte della categoria dei dipendenti statali. È quindi possibile fruire dell’iscrizione all’ente previdenziale Inpdap. I mutui per insegnanti vanno richiesti direttamente all’Inpdap, che fornisce ai suoi iscritti un’assistenza puntuale anche sotto il fronte creditizio.

Quanti invece sono degli insegnanti ma non operano in scuole pubbliche, possono sfruttare i mutui tradizionali pensati per i lavoratori dipendenti. Sarà comunque cruciale presentare come garanzia la busta paga, attestazione di un reddito fisso.

 

Quali sono le principali agevolazioni di questi mutui? Avrete accesso a dei tassi agevolati sull’acquisto della prima casa, per una durata variabile, da 5 a un massimo di 30 anni. L’entità della cifra erogata può toccare i 300mila euro.

Vi sono comunque delle condizioni per poter fruire dei mutui Inpdap, ovvero l’iscrizione da un minimo di tre anni all’ente, il vincolo che nessun componente del nucleo familiare sia in possesso di un’abitazione nel raggio di cento chilometri dal Comune in cui è ubicato l’immobile oggetto della richiesta di mutuo.

I mutui Inpdap possono essere richiesti anche dai familiari degli iscritti. È indispensabile, in ogni caso, che il mutuatario abbia la residenza presso l’abitazione oggetto del mutuo per cinque anni.

 

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