Prestiti Inps su cessione del quinto: ecco chi li concede
I prestiti Inps a tassi agevolati sono finanziamenti a tasso di interesse agevolato dedicati a pensionati Inps. Un’opportunità di acceso al credito a condizioni vantaggiose che interessa molti pensionati. Tuttavia l’accesso al credito è limitato solo a quanti rispettano tutti i requisiti, incluso il limite prestiti Inps età massima.
Quando si parla di prestiti Inps infatti si fa riferimento a prodotti su cessione del quinto. Finanziamenti che possono essere concessi da banche e società finanziarie, oppure direttamente dall’ente previdenziale.
Nel caso dei prestiti concessi dagli istituti di credito convenzionati con l’Inps, abbiamo tassi di interesse al di sotto delle medie di mercato. Condizione garantita dagli accordi stipulati dall’Istituto con la banca in questione.
Diversa invece la questione in caso di prestiti Inps concessi direttamente dall’Inps. In questo caso si parla dei prestiti ex Inpdap, accessibili solo ai pensionati pubblici.
I prestiti concessi dall’Inps tramite la Gestione ex Inpdap non prevedono l’intervento di banche o società finanziarie. Condizione che permette all’ente previdenziale di abbassare i tassi di interesse, che si presentano infatti come i più convenienti del segmento di mercato di riferimento.
Età massima per i prestiti Inps 2024
Ora che abbiamo chiarito la questione dei prestiti Inps su cessione del quinto, passiamo nel dettaglio al limite imposto per i prestiti Inps età massima. La normativa vigente prevede la possibilità per i pensionati di ottenere prestiti su cessione del quinto fino a 90 anni (alla scadenza del piano di ammortamento).
Tuttavia difficilmente banche e società finanziarie concedono prestiti a soggetti che sono molto in avanti con l’età. In generale infatti il limite di età per la concessione di un prestito su cessione del quinto della pensione è fissato dagli istituto di credito a 80- 85 anni.
I prestiti Inps ex Inpdap invece rispettano a pieno il limite prestiti Inps età massima. Hanno infatti accesso al credito i pensionati pubblici fino a 90 anni. Unica discriminante è rappresentata dal fatto che il richiedente deve essere iscritto ad un apposito Fondo Credito dell’Inps.