Trattenute Illegittime Tfr: come Ottenere il Rimborso? Con il passaggio da TFS a TFR i dipendenti statali sono stati equiparati a quelli appartenenti al settore privato, esonerando i primi dal pagamento della quota a loro carico che fino a quel momento avevano versato agli enti, sotto forma di ritenuta in busta paga per una cifra pari al 2,5% dello stipendio. Quota che corrisponde ad oltre mille euro annui detratti ad ogni dipendente statale.
Il passaggio da TFS a TFR è risultata dunque una sorta di furto legalizzato a spese dei pubblici dipendenti, furto che ha trovato la sua fine con una sentenza della corte costituzionale. La corte ha, infatti, dato ragione a tutti quei dipendenti che avevano avanzato ricorso, decretando la restituzione a questi delle somme loro trattenute nelle buste paga dal 2011 ad oggi.
Esistono, però, altre modalità oltre al ricorso legale per ottenere il rimborso delle trattenute illegittime TFR, alcune anche meno invasive e con costi ridotti rispetto ad una procedura legale, ma comunque con la stessa valenza formale. Inoltre è importante ricordare che il dipendente pubblico che ha subito trattenute illegittime TFR ha tempo 5 anni, a partire da gennaio 2011, per rivendicare il proprio credito.
Tra questi metodi alternativi troviamo anche la raccomandata con ricevuta di ritorno, che per essere considerata valida non ha bisogno dell’interferenza di un legale, con la quale l’ente presso cui il richiedente è assunto è obbligato ad interrompere immediatamente la trattenuta illecita e rimborsare il dipendente che ha subito trattenuta illegittima di quanto a lui trattenuto nel biennio 2011-2012 entro un massimo di 30 giorni lavorativi.