Chi può ottenere i prestiti Inpdap 2017
Chi ha diritto ai prestiti Inpdap? Quali sono i requisiti da rispettare? Gli elementi del rimborso, proprio come le condizioni da rispettare per ricevere liquidità, variano a seconda del finanziamento esaminato. Vediamo quindi tutti i particolari dei finanziamenti agevolati.
Per rispondere alla domanda chi ha diritto ai prestiti Inpdap è necessario indicare a quale finanziamento si fa riferimento. Vi sono infatti diverse linee di credito disponibili, che sono gestite dall’Inps, visto che l’Inpdap è stato soppresso.
Come funziona il piccolo prestito
Entriamo nel merito del Piccolo prestito Inpdap, finanziamento rivolto a dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Si tratta di un prodotto pensato per rispondere a necessità quotidiane. Non è prevista alcuna motivazione di spesa.
Passiamo ai requisiti da rispettare. Anzitutto il dipendente di amministrazioni statali o enti locali deve essere iscritto al Fondo credito e aver corrisposto il contributo. I lavoratori che fanno riferimento a un ente pubblico differente da quelli indicati può conseguire il Piccolo prestito solo a condizione di aver aderito al Fondo credito entro il 31 maggio 2008.
Per quanto riguarda i pensionati, intesi come ex dipendenti di enti pubblici, possono richiedere il finanziamento solo a patto che al momento del pensionamento abbiano deciso di aderire al Fondo credito.
Caratteristiche dei finanziamenti Inpdap pluriennali
Vediamo come si traduce la questione chi ha diritto ai prestiti Inpdap in rapporto ai Prestiti pluriennali diretti. Questi sono caratterizzati su cessione del quinto disponibili per le finalità specificate dal regolamento Inps.
I beneficiari sono sempre dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria, ma i requisiti previsti sono differenti. Passiamo in rassegna le condizioni da rispettare.
I requisiti che devi rispettare
Il richiedente deve poter contare su almeno quattro anni di anzianità di servizio. Quattro devono essere almeno anche gli anni di contributi versati alla Gestione unitaria.
È consigliabile disporre di un contratto a tempo indeterminato, ma anche chi è assunto a tempo determinato può ottenere credito. In ogni caso il contratto deve avere una durata minima di tre anni e deve essere valido durate tutto il processo di rimborso. Il dipendente a tempo determinato dovrà anche cedere il trattamento di fine rapporto a garanzia di rimborso.
Caratteristiche dei finanziamenti Inps
Ma come funzionano i prestiti agevolati concessi dall’Inps? Quali gli importi finanziabili? Ora che abbiamo visto nel dettaglio chi ha diritto ai prestiti Inpdap passiamo ad analizzare le condizioni di rimborso applicate ai finanziamenti.
I piccoli prestiti possono estendersi per 1, 2, 3 o 4 anni e consentono di accedere a somme che vanno da una ad otto mensilità medie nette di pensione o di stipendio percepite dal richiedente.
Nello specifico, la somma erogabile varia a seconda dell’estensione del piano di ammortamento. Per ogni anno di durata del prestito infatti è possibile ottenere una somma pari a due mensilità medie nette percepite dal richiedente.
Tuttavia nel caso in cui il richiedente abbia in corso altre trattenute sullo stipendio o sulla pensione l’importo finanziabile si riduce. In tal caso infatti si passa da due a una mensilità di stipendio o di pensione per ogni anno di durata del finanziamento.
Passiamo quindi ai prestiti pluriennali. A differenza dei piccoli prestiti, in questo caso la somma finanziabile varia a seconda della ragione per cui si richiede il prestito. Per fare un esempio, se si richiede un finanziamento per l’acquisto della prima casa è possibile ottenere una somma pari a 150 mila euro.
Finalità dei prodotti pluriennali
Oltre all’acquisto della prima casa è possibile ottenere prestiti pluriennali anche per far fronte ad altre spese. Tutte le finalità sono indicate nel Regolamento Prestiti Inps, e la somma erogabile varia a seconda della ragione per cui si richiede il prestito.
È possibile ad esempio ottenere prestiti Inpdap per matrimonio del figlio con una somma pari a 23 mila euro da rimborsare in 5 anni. Se invece si richiede un prestito per l’acquisto di un’auto, la somma massima è fissata a 20 mila euro, anche in questo caso la durata è quinquennale.
Con il nuovo Regolamento Prestiti Inps, entrato in vigore a ottobre 2011, è possibile anche ottenere finanziamenti a condizioni agevolate per acquisto casa figlio. Prestiti che però possono essere concessi esclusivamente per acquistare un’abitazione destinata a diventare la prima casa di un figlio maggiorenne del dipendente o pensionato richiedente.
Tassi di interesse dei prestiti Inpdap agevolati
Sia i piccoli prestiti che i prestiti pluriennali prevedono l’applicazione di un tasso d’interesse fisso. Nello specifico, il Tan applicato ai piccoli prestiti è pari al 4,25% mentre per i prestiti pluriennali il Tan si attesta al 3,5%.
Oltre al tasso d’interesse, sull’importo lordo della prestazione si applicano anche un’aliquota dello 0,5% per le spese di amministrazione. È prevista inoltre una quota per il pagamento del Fondo Rischi Inps. questa viene definita in base alla durata del piano di ammortamento e all’età del richiedente.
Come richiederli
Dopo aver analizzato le condizioni di rimborso dei prestiti agevolati e definito nel dettaglio chi ha diritto ai prestiti Inpdap, passiamo alla questione della domanda di finanziamento.
Quanti sono in possesso dei requisiti necessari possono presentare la richiesta per via telematizzata. I dipendenti pubblici devono rivolgersi all’amministrazione di appartenenza, mentre per i pensionati pubblici è disponibile un’apposita procedura online sul sito Inps.
Per maggiori informazioni sulle opportunità dei finanziamenti Inpdap, vi invitiamo a visitare il portale inpdapprestiti.it.