Come funzionano i mutui dipendenti pubblici?

Come ottenere i mutui dipendenti pubblici?

I dipendenti pubblici e statali possono conseguire delle linee di credito agevolate. Le norme inerenti all’erogazione dei finanziamento sono state definite nell’ottobre del 2011. Passiamo quindi in rassegna i criteri fondamentali che costituiscono i mutui dipendenti pubblici.

Prestiti Inpdap e Inpa, quali sono i requisiti?

È necessario che il richiedente risulti iscritto da almeno tre anni alla "gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali". Non si deve inoltre essere titolari di un’altra abitazione sull’intero territorio nazionale, condizione che riguarda anche gli altri membri del nucleo familiare.

 

Gli importi erogati non possono superare i 300mila euro. In ogni caso la cifra fornita non può superare il valore dell’immobile. Quando si va a computare l’importo massimo conseguibile, dobbiamo tener presente il limite dell’importo delle rate, che non superare la metà dell’imponibile netto riportato sul Cud.

In merito ai tassi di interesse, il cliente può scegliere tra un tasso fisso e uno variabile. Il prestito ha una durata variabile, dai 10 a un massimo di 30 anni. Dobbiamo considerare comunque che la perizia è a carico del cliente, mentre le spese di amministrazione e gestione dell'istruttoria e della pratica corrispondono allo 0,50% dell'importo del mutuo richiesto. Le somme previste sono fornite sulla scorta della graduatoria disposta dall’ente.

L’accesso alle agevolazioni è valido anche per l'acquisto di una abitazione per i figli o genitori. Tra gli oneri a carico del richiedente figura a carico del richiedente e deve disporre di un massimale minimo di 1 milione di euro.

 

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