Mutui agevolati prima casa Inps: come ottenerli

Il mutuo casa è il finanziamento più richiesto dagli italiani, ragione per cui le proposte in questo segmento di mercato si moltiplicano. Difficile stabilire qual è la più conveniente, di certo una soluzione molto competitiva è rappresentata dai mutui agevolati prima casa Inps. Vediamo insieme come funzionano e cosa offrono.

Mutui agevolati prima casa Inps: a chi si rivolgono

I mutui agevolati prima casa Inps sono destinati agli iscritti alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali. Quanti risultano in attività devono poter contare su un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Indispensabile una anzianità di iscrizione pari ad almeno un anno.

Finalità mutui Inpdap Inps e importi

Per quanto riguarda invece le finalità, vi sono differenti scenari ed importi:

  • per l’acquisto o costruzione della prima casa (non di lusso, dal punto di vista catastale), la somma massima che può essere accordata corrisponde a 300mila euro;
  • nell’ipotesi di interventi di manutenzione, trasformazione o ristrutturazione dell’abitazione principale, la somma massima è 150mila euro (il limite resta comunque il 40% del valore dell’immobile periziato);
  • nell’eventualità di costruzione o acquisto di un box/posto auto, la somma massima è 75mila euro. La struttura deve essere una pertinenza dell’abitazione principale (distanza massima 500 metri).

La richiesta di mutui agevolati prima casa Inps deve realizzarsi in forma telematizzata durante i primi dieci giorni di gennaio, maggio o settembre. Questa fase va curata con grande attenzione, qualunque domanda incompleta sarà infatti rigettata.

Mutui ex Inpdap: tassi di interesse

 

I mutui agevolati prima casa Inps prevedono due soluzioni dal punto di vista del tasso di interesse. Scegliendo un tasso fisso, sarà applicato il 2,95%, mentre con il tasso variabile avremo l’Euribor a 6 mesi, computato su 360 giorni, maggiorato di 200 punti base.

Mutui Inps: durata e pagamento delle rate

Il processo di rimborso ha una durata variabile, si va dai 10 fino ai 30 anni. Qualora però il richiedente abbia già compiuto 65 anni, il piano di ammortamento non può estendersi per oltre 15 anni.

Le rate sono semestrali costanti e posticipate. Il pagamento si verifica attraverso Mav precompilati, che possono essere scaricati attraverso i servizi online del portale Inps (inps.it). L’utente deve disporre del PIN, codice di identificazione fornito dall’ente previdenziale.

Nell’ipotesi di una richiesta superiore alle disponibilità finanziarie dell’Inps, sarà definita una graduatoria d’accesso al credito.

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