Fino 300.00 euro coi mutui Inpdap dipendenti comunali

Guida al mutuo Inpdap prima casa per dipendenti comunali

I dipendenti comunali e degli altri enti locali possono richiedere mutui ipotecari a condizioni agevolate erogati dall’Inpdap. I mutui Inpdap dipendenti comunali sono concessi tramite uno specifico fondo credito della Gestione Dipendenti Pubblici dell’Inps.

Il fondo in questione è la Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Vi sono obbligatoriamente iscritti i dipendenti pubblici che fanno riferimento alla gestione ex Inpdap dell’Inps. Con il D.M. 45/2007 la possibilità di iscriversi volontariamente alla Gestione unitaria è stata estesa ai dipendenti e pensionati di tutte le amministrazioni pubbliche. Il termine per l’iscrizione volontaria era stato fissato al 31 maggio 2008.

Di conseguenza tutti i dipendenti comunali in attività di servizio o in pensione possono richiedere i mutui agevolati Inps ex Inpdap. Tuttavia l’iscrizione alla Gestione Unitaria non è il solo requisito da rispettare.

Ai fini dell’accesso al credito è necessario inoltre essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, per i dipendenti. Ai pensionati invece è richiesta un’anzianità di iscrizione alla gestione Unitaria non inferiore a un anno.

Importi e finalità mutui Inps ex Inpdap

Ora che abbiamo definito quali sono i requisiti da rispettare per ottenere i mutui Inpdap dipendenti comunali, passiamo alle condizioni dei finanziamenti. I mutui Inps ex Inpdap permettono di ottenere somme fino a un massimo di 300 mila euro.

La somma massima finanziabile viene definita in base alla finalità del mutuo. Il nuovo regolamento per la concessione dei mutui ipotecari prevede infatti tre diverse categorie di intervento. Ad ognuna di esse è assegnato un importo massimo finanziabile.

 

Nello specifico, i mutui Inpdap dipendenti comunali possono essere richiesti per le seguenti ragioni.

  • Acquisto, costruzione in proprio, ampliamento o completamento su un terreno di proprietà di un’abitazione non considerata casa di lusso e destinata a residenza del richiedente e del suo nucleo familiare.
  • Interventi di adattamento, ristrutturazione, ampliamento, manutenzione o trasformazione dell'unico immobile di proprietà dell'iscritto, avente le stesse caratteristiche e destinazioni indicate nel punto precedente.
  • Acquisto o costruzione in proprio di un posto auto o di un box auto, da usare come pertinenza della casa di residenza del richiedente, da cui deve distare al massimo 500 metri.

Per quanto attiene alla somma finanziabile, i mutui per l’acquisto o la costruzione della casa è possibile ottenere al massimo 300 mila euro. Per le finalità indicate al secondo punto invece la somma massima erogabile è pari al 40% del valore immobiliare, e comunque non superiore a 150 mila euro. In caso di l’acquisto di un box o un posto auto l’importo massimo è fissato a 75 mila euro.

Il dipendente comunale può inoltre richiedere un ulteriore importo fino a 6 mila euro con il quale far fronte alle spese per la polizza assicurativa facoltativa.

Tassi mutuo prima casa Inpdap 2024

Per quanto attiene al piano di ammortamento, i mutui Inpdap dipendenti comunali possono durare 10, 15, 20, 25 o 30 anni. Fanno eccezione i mutui richiesti da soggetti che hanno già compiuto i 65 anni di età. In questo caso, la durata massima richiedibile è fissata a 15 anni.

Il rimborso avviene con un piano di ammortamento a rate semestrali di importo costante. Per quanto attiene al tasso di interesse, questo può essere fisso o variabile.

In caso di mutui a tasso fisso, il Tan viene calcolato con il metodo del loan to value (LTV) che si basa sul rapporto tra il valore del mutuo e quello dell’immobile. Riportiamo di seguito la tabella contenente i tassi attualmente applicati ai mutui Inpdap dipendenti comunali a tasso fisso.

TAN in funzione della percentuale di intervento (LTV)
Durata (fino a) <= 50% 50% - 80% > 80%
10 anni 1,15% 1,33% 1,73%
15 anni 1,51% 1,69% 2,20%
20 anni 1,65% 1,83% 2,38%
25 anni 1,97% 2,03% 2,65%
30 anni 1,97% 2,03% 2,65%

Per i mutui a tasso variabile invece abbiamo l’applicazione di un Tan pari al valore dell’Euribor a 6 mesi maggiorato di uno spread del 2%. A tal proposito si fa riferimento al valore dell’Euribor calcolato su 360 giorni.

 

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