Ci sono pochi momenti importanti come il matrimonio nella vita di una persona, una grande occasione di festeggiamento, ma anche una circostanza che prevede molti costi. Il capitolo di spese è certe volte tanto importante da determinare la richiesta di accesso al credito. La scelta del finanziamento è molto delicata e deve tenere presenti tanti elementi. Da questo punto di vista una soluzione molto valida è rappresentata dai prestiti Inpdap per matrimonio. Ma chi può ottenerli e quali condizioni di rimborso prevedono? Scoprilo subito.
Cosa sono i prestiti Inpdap e a chi sono rivolti
I prestiti Inpdap per matrimonio, nonostante il nome possa ingannare, non sono erogati dall’Inpdap, visto che questo ente previdenziale non esiste più, ma dall’Inps. Sarebbe quindi più corretto parlare di prestiti ex Inpdap Inps.
I beneficiari dei finanziamenti Inpdap Inps sono rappresentati da dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Come funziona il Piccolo prestito Inpdap
Nell’ambito dei prestiti Inpdap per matrimonio possiamo annoverare due linee di credito: i Piccoli prestiti Inpdap e i Prestiti pluriennali diretti.
I primi non sono finanziamenti riservati al matrimonio, ma permettono di ricevere liquidità da spendere senza dover indicare alcuna motivazione di spesa e neppure documenti circa i costi affrontati. Da questo punto di vista i Piccoli prestiti si prestano anche per il matrimonio dei figli.
Piccolo prestito Inpdap tassi
Il Piccolo prestito offre importi che partono da una e possono toccare le otto mensilità del richiedente. Per quanto riguarda invece il periodo di rimborso, vi sono: 12, 24, 36 o 48 rate mensili.
Il tasso di interesse corrisponde al 4,25%, sebbene l’istituto previdenziale preveda l’applicazione di spese legate all’amministrazione corrispondente allo 0,50% e un premio fondo rischi.
Prestiti pluriennali diretti per matrimonio 2017: cessione del quinto
Anche i Prestiti pluriennali diretti rientrano nell’ambito dei prestiti Inpdap per matrimonio. Sono infatti finanziamenti che possono essere richiesti per diverse esigenze, indicate dal regolamento, e tra queste troviamo “Matrimonio dell’iscritto o del figlio dell’iscritto”. In questo caso la somma massima che può essere conseguita corrisponde a 23mila euro.
I Prestiti pluriennali diretti sono finanziamenti su cessione del quinto, la rata non può quindi eccedere 1/5 del valore di stipendio o pensione. I beneficiari sono sempre dipendenti e pensionati pubblici afferenti alla Gestione unitaria.
Come tasso di interesse nominale annuo è previsto il 3,50%, ma come per il Piccolo prestito vi sono oneri amministrativi e premio fondo rischi. È più esteso invece il periodo di rimborso: cinque o dieci anni (60 o 120 rate mensili).