Riforma pensioni 2014

Riforma pensioni 2014: pensionamento  anticipato, prestito Inps o flessibilità? La scorsa settimana il governo Letta ha riaperto il cantiere della previdenza. Alcuni dei temi più caldi rimangono attualmente irrisolti, la questione della Quota 96, ad esempio, ma spuntano all'orizzonte alcune interessanti novità rilevanti soprattutto per chi, per scelta o per altri necessità, si avvale del pensionamento anticipato.

Le ipotesi all’attenzione dell'esecutivo riguardo la riforma pensioni 2014 non riguardano solo il pensionamento anticipato; troviamo in prima linea la proposta del "prestito pensionistico” del ministro Giovannini . Il prestito pensionistico viene definito come  una sorta di anticipo sul totale della pensione che viene restituito poi con trattenute mensili sulla pensione stessa.

 

L 'ipotesi del prestito pensionistico era già stata lanciata da Giovannini nel corso dell'estate scorsa. Il ministro è recentemente tornato sulla sua proposta. Il lavoratore che è prossimo al raggiungimento dei requisiti necessari per la pensione, può scegliere di avvalersi del ritiro anticipato dall'attività lavorativa, ricevendo un assegno pari ad una determinata percentuale del suo stipendio (le ipotesi fanno riferimento all’ 80% o comunque non ad  una cifra superiore ai 700 euro).

Una volta raggiunti effettivamente i requisiti per la pensione, il lavoratore, ormai pensionato,  comincerà  a ricevere mensilmente la pensione spettante alla quale verrà applicata una detrazione mensile, pari indicativamente al 10-15%, necessaria a restituire la somma del prestito pensionistico, precedentemente incassata.

 

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