Guida ai prestiti Inpdap: il piccolo prestito

Guida ai prestiti Inpdap: il piccolo prestito. Come possiamo intuire da nome di questa linea di credito, stiamo parlando di un finanziamento in grado di far fronte a spese improvvise e impreviste di importo contenuto.

Il piccolo prestito può essere richiesto dai dipendenti pubblici e dai pensionati, l’importo massimo varia a seconda della durata del periodo di rimborso. La durata massima corrisponde a quattro anni, mentre l’importo massimo finanziabile corrisponde a quattro mensilità nette.

 

L’entità dell’importo può essere raddoppiata qualora il dipendente o il pensionato che ne ha fatto richiesta non abbia in corso un prestito con cessione del quinto.

Guida ai prestiti Inpdap: durata ed erogazione del credito. In ogni caso la durata e il tetto massimo del finanziamento vanno a ridursi progressivamente per i prestiti triennali, biennali e annuali. Essendo un prestito non finalizzato, per conseguire un piccolo prestito basta presentare all’ufficio competente a livello territoriale la domanda di finanziamento compilata sotto ogni aspetto.

Quanto al rimborso, esso può avvenire sia attraverso versamento in contanti che mediante addebito in conto corrente. Se avete bisogno di importi superiori, potreste puntare sui mutui Inpdap il cui importo può raggiungere i 300mila euro, mentre la durata del prestito varia da 10 fino a 30 anni. Dovrete però risultare assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato o essere pensionati iscritti alla Gestione autonoma delle prestazioni creditizie e sociali da almeno 3 anni.

 

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