Perché sono convenienti i prestiti Inpdap Inps 2017

Perché scegliere i prestiti Inpdap 2017

Sono convenienti i prestiti Inpdap? Una domanda che si pongono molti dipendenti e pensionati pubblici che sono alla ricerca di un finanziamento. la risposta è sì. I prestiti Inpdap, passati alla Gestione Dipendenti Pubblici dell’Inps nel 2012, sono prodotti molto vantaggiosi.

Si tratta infatti di linee di credito che consentono di ottenere denaro a tassi competitivi con piani rimborso che possono raggiungere anche i 10 anni. La concessione avviene direttamente ad opera dell’Inps. Ragione per cui possono beneficiarne esclusivamente i dipendenti e pensionati pubblici iscritti ad uno specifico Fondo di Credito, la Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

Per capire se sono convenienti i prestiti Inpdap Inps è necessario considerare i tassi d’interesse. Poiché si tratta di finanziamenti concessi direttamente dall’ente previdenziale le condizioni applicate sono particolarmente favorevoli. Ma vediamo nel dettaglio come si compone l’offerta dei finanziamenti agevolati per dipendenti pubblici e quanto sono convenienti i prestiti Inpdap.

Piccolo prestito

Iniziamo parlando dei piccoli prestiti Inps ex Inpdap. Prestiti personali che permettono di ottenere importi relativamente bassi da rimborsare con un piano di ammortamento che va dai 12 ai 48 mesi.

L’importo finanziabile dipende dall’entità del reddito mensile percepito dal richiedente. Per ogni anno di durata del prestito infatti è possibile ottenere una somma pari a una mensilità netta di stipendio o pensione. Nel caso in cui il richiedente non abbia in corso altre trattenute è possibile aumentare l’importo finanziabile fino a due mensilità per ogni anno.

In altre parole, un dipendente pubblico che percepisce uno stipendio mensile pari a mille euro può ottenere un prestito di durata annuale con importo pari a 2 mila euro. Optando per un prestito biennale, invece, la somma erogabile salirà a 4 mila euro. Questo sempre a condizione che non abbia in corso altre trattenute sullo stipendio.

Le rate di ammortamento hanno importo costante. I pagamenti hanno cadenza mensile e avvengono tramite detrazione diretta dalla busta paga o dall’assegno pensionistico. Il piano di rimborso ha inizio dopo un mese dalla concessione del capitale.

Ricordiamo che per i pensionati l’importo della rata non può superare il limite del quinto cedibile, in accordo con quanto stabilito dalla normativa vigente.

Tasso e spese

Per quanto attiene il tasso d’interesse, i piccoli prestiti Inps ex Inpdap prevedono un Tan pari al 4,25%. Oltre al tasso d’interesse il beneficiario deve far fronte anche al pagamento delle spese di amministrazione. Oneri che sono pari allo 0,5% dell’importo lordo del prestito.

Da considerare anche il premio per il Fondo Rischi dell’Inps. In questo caso però l’aliquota applicata varia in base alla durata del piano di ammortamento e all’età del richiedente. Per conoscere tutte le aliquote è possibile consultare la relativa tabella, presente nell’ultima pagina del Regolamento Prestiti Inps disponibile sul sito ufficiale dell’ente previdenziale.

Prestiti Inpdap pluriennali

Passiamo quindi ai prestiti pluriennali. A differenza dei piccoli prestiti non si tratta di prestiti personali, ma di prestiti finalizzati. In altre parole, sono finanziamenti concessi esclusivamente per far fronte a specifiche necessità rientranti tra quelle indicate nel Regolamento Prestiti Inps.

 

Ed è proprio in base alla finalità del prestito che vengono definite durata e piano di rimborso. Per quanto attiene il piano di ammortamento, i prestiti pluriennali possono estendersi per 5 o 10 anni. Il tasso d’interesse invece è sempre fisso al 3,5%.

Le rate hanno cadenza mensile e importo costante. L’importo della rata periodica non può superare il 20%, ossia la quinta parte, dello stipendio o pensione mensile percepita dal beneficiario. Il pagamento avviene tramite detrazione alla fonte, ossia decurtando la rata dalla pensione o dallo stipendio del beneficiario.

A differenza di quanto avviene con i piccoli prestiti, l’iscrizione alla Gestione Unitaria dell’Inps non è un requisito sufficiente all’accesso al credito. È necessario essere iscritti alla Gestione Unitaria da almeno quattro anni.

Preferibile anche la presenza di un contratto a tempo indeterminato. Tuttavia questo non significa che quanti sono assunti a tempo determinato non possano ottenere il prestito. In questo caso però sarà possibile ottenere solo finanziamenti estinguibili nell’arco di vigenza del contratto di lavoro.

Precisiamo che i dipendenti pubblici assunti a tempo determinato che desiderano ottenere un prestito pluriennale devono poter contare su un contratto di lavoro non inferiore ai 3 anni. Per tali soggetti inoltre è previsto l’obbligo di cedere il TFR a garanzia del rimborso.

Esempio di prestito decennale

Per capire a pieno se sono convenienti i prestiti Inpdap, facciamo un esempio di prestito pluriennale. Ipotizziamo che un dipendente o un pensionato abbia necessità di ristrutturare la casa di proprietà.

In tal caso è possibile ottenere un prestito con importo massimo pari a 100 mila euro. Il rimborso dura 10 anni e le rate hanno cadenza mensile. Il tasso, come già accennato, è pari al 3,5%. A questo però è necessario aggiungere, come per i piccoli prestiti, il pagamento del premio Fondo Rischi Inps.

Richiesta e simulazione online

Ora che abbiamo definito in che misura sono convenienti i prestiti Inpdap, passiamo alla questione della richiesta. Sia per i piccoli prestiti che per i prestiti pluriennali la domanda di finanziamento va presentata per via telematizzata.

I moduli di domanda sono disponibili direttamente sul sito ufficiale dell’Inps e possono essere scaricati e compilati in formato Pdf. I pensionati che desiderano richiedere il finanziamento possono presentare la domanda autonomamente utilizzando i servizi online del portale inps.it. I lavoratori dipendenti invece devono rivolgersi all’Amministrazione di appartenenza.

Per quanto riguarda i documenti da allegare, questi variano a seconda del prestito che si desidera richiedere. Per i piccoli prestiti sono sufficienti i documenti anagrafici e di reddito. Per quelli pluriennali invece vanno presentati anche i documenti relativi alla spesa che si desidera effettuare, variabili a seconda della finalità del finanziamento.

Ricordiamo infine che sul sito ufficiale dell’Inps è presente anche un servizio per la simulazione dei prestiti. Si tratta di un calcolatore che consente di conoscere nel dettaglio quanto sono convenienti i prestiti Inpdap, al fine di orientarsi al meglio nell’offerta.

È sufficiente inserire i dati relativi alla data di nascita e allo stipendio/ pensione mensile del richiedente per conoscere tutti i prestiti a lui accessibili. Per ogni finanziamento proposto sono indicati nel dettaglio tasso, rata di ammortamento e spese.

 

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